Passare in un mese dalla disperazione per una A2 già quasi certa e chissà quali altre sciagure ad una situazione di classifica tale da far sognare un ingresso nelle Final Eight di Coppa Italia che, anche solo poco tempo fa, avrebbe portato al TSO eventuali pronunciatori di cotal concetto. Un po' la viscosità del ranking (solo 5 squadre, ad oggi, hanno un bilancio superiore al 50%, quindi c'è posto per tutti), un po' le buone cose avvenute, ma oggi la Fortitudo è più vicina all'ottavo che non al quindicesimo posto. Non male, no?

Lasciando da parte avulsologie e altre faccende più adatte a sistemisti algebrici che non a noi miserrimi pallacanestristi, meglio notare che anche in Turchia qualcuno ne è uscito acciaccato: se per le prossime due gare di coppa in Fortitudo volessero evitare ulteriori guai e magari far giocare due o tre minuti anche allo scrivente, è garantito che eventuali infortuni non andrebbero ad inficiare le problematiche di un roster lungo, lunghissimo, ma anche cagionevole di salute. Quindi, più che valutazioni sul futuro prossimo venturo, che si lavori sul carpe diem, sulla Trieste di domenica, sul continuare a crescere più per la propria autostima e per evitare ulteriori guai che non per andare laddove Icaro qualche problema lo patì, e sappiamo come andò a finire.

Trieste, quindi. Calendario ribaltato dai problemi Covid, ma con doppia vittorira recente tra Treviso e Reggio che ha collocato i giuliani in quel limbo di classifica dove di fatto vive anche la Fortitudo. Si segna poco (peggio fa solo Cantù), non se ne prendono tanti, e si vince poco, se non quasi mai, in trasferta: Dalmasson lontano da casa ha fatto gol solo a Sassari, tre mesi fa. Da poco confermato l'ex Virtus Delia a fare legna vicino all'area (11 di media), punti arrivano dalla guardia Doyle (14), dall'ala Alviti (10, con il 47% da 3 per chi in estate era sembrato vicinissimo alla Fortitudo) e dalle tre doppie cifre di fila dell'esterno Henry. Antichissimo ex è Daniele Cavaliero, che proprio domenica festeggerà le 37 berrette.

(foto BCL)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92