Sette vittorie nelle ultime sette per Treviso. Sei vittorie nelle ultime sei per Verona (e ultima sconfitta proprio contro Treviso). Cinque vittorie nelle ultime sei per Forlì (serie interrotta, tanto per cambiare, da Treviso). Alla fine la Fortitudo le ha trovate, le sue avversarie, con Udine rimandata dalle ultime prestazioni e Montegranaro che pare essersi ridimensionata un pochino. Tutto regolare, e a maggior ragione ecco che gli exploit veneti bolognesi assumono un peso specifico fondamentale per il vantaggio che la Fortitudo deve, ora, cercare di conservare il più possibile. Perché, come ripete spesso il coach in modo banale ma realistico, fino ad oggi si è costruito qualcosa ma non si è ottenuto niente, e basta davvero una scivolata per rimettere tutto in discussione.

Ovvietà, ma almeno per ora, come diceva Dj Super X ai tempi di Superclassifica Show, in vetta svetta la Fortitudo, senza bisogno di andare a scomodare Maurizio Seymandi per ulteriori approfondimenti. Anzi, qualcosa ce lo possiamo raccontare: miglior attacco, terza migliore difesa, prima come valutazione offensiva, seconda come assist, prima nel tiro da 3, seconda nei recuperi, seconda come valutazione difensiva, seconda come tiro da 2 concesso. Ecco: qualcosa fin qui lo si è costruito ma non si è ottenuto ancora niente. Già detto nel precedente paragrafo, ma repetita juvant (non juventus, sia chiaro).

Forlì, quindi. Che in Romagna avessero fatto le cose un po’ meglio degli ultimi due anni (playout e dodicesimo posto) lo si poteva pensare, ma non che ora si fosse al terzo posto in classifica. Merito di un rendimento più che positivo, anche se i 3 KO su 12 hanno fatto in qualche modo scalpore: la sconfitta nel derby a Ravenna, il -10 casalingo con Montegranaro e il recente collasso a Treviso. E anche per questo, per dimostrare di non essere grissini negli scontro diretti, che la truppa dell’ex Virtus Giorgio Valli non arriverà al Paladozza solo per portare balocchi natalizi. Molto gira attorno alla coppia USA, con la guardia cavallo di ritorno Melvin Johnson (16 punti e il 45% da 3) e il lungo Kenny Lawson, che almeno a Bologna non è che abbia bisogno di presentazioni. Rimasto per un po’ nel radar di mercato della Fortitudo, alla fine ha scelto Forlì, diciamo con soddisfazione di tutti visto come poi Bologna non è che abbia dovuto pescare tra gli scartini. Per l’ex V, 16+7. Dirige l’esperienza di Giachetti, che l’anno scorso a Ravenna (con Martino) fece malissimo alla F, e punti li offre anche l’ala Marini (15). Da vedere, infine, i progressi del virgulto bianconero Oxilia, che sfiora la doppia cifra di media.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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