Mese di gennaio che, sul campo, parte alla grande per la Fortitudo: la prima notizia è la vittoria esterna a Nardò nei primi giorni del mese, senza Aradori, e con cinque giocatori in doppia cifra. Si torna a vincere lontano dal Paladozza dopo quasi tre mesi, e lo si fa in modo convincente finalmente senza patemi. Si replica pochi giorni dopo, stavolta a Bologna, contro San Severo (la seconda senza Aradori), e col primo buon Davis di stagione (19+10 e 38 minuti).
Tutto sembra girare al meglio, e prima di viaggiare verso la Toscana, arrivano rumors di mercato: Paci, oramai ai margini, rescinde per dirigersi verso Rieti, mentre i movimenti in entrata non arrivano. Si parla di Arletti, ma soprattutto Candussi inutilizzato a Verona: servirebbero però altre uscite (Davis?) per garantire degli arrivi, ed extra budget non sono previsti. Sentenzierà così Matteo Gentilini – ad di Flats Service – passato, nel frattempo, a main sponsor al posto di Kigili.
L’involuzione è dietro l’angolo, e così a Chiusi (rientro di Aradori), dopo un buon inizio, si fa una figuraccia: parziale di 36-8 nei quarti centrali (dal 22-35 al 58-43 in 13 minuti) e la sconfitta è servita. Sette giorni dopo con Cividale (senza Clarke), stavolta al Paladozza, arriva un altro stop. La maniera è differente, si rincorre con affanno l’avversario per tutti i 40 minuti, ma l’esito non cambia, e l’esordio di Flats Service è amaro. Davis da segnali ma a perdersi e Thornton (ultime tre gare a 5 punti di media). Il riscatto arriva nell’ultimo match del mese contro l’avversario più ostico: Udine viene asfaltata. Al Paladozza non c’è gara, col trio italiano Fantinelli-Aradori-Cucci e seppellire di triple i friulani.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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