La doverosa premessa è che se la Reyer Venezia è la squadra che ha vinto più di tutte in trasferta (otto su dieci, con ieri) un motivo ci sarà. E che rimonte come quella vista ieri non sono nuove agli uomini di De Raffaele, si veda ad esempio Pesaro. E infine, che ci sono giocatori “specializzati” nel mettere i tiri decisivi, e Michael Bramos è uno di questi.
Una volta detto questo, dopo la sconfitta di ieri la Virtus può e deve mangiarsi le mani, perchè dopo 35 minuti praticamente perfetti la luce si è spenta troppo facilmente. Dal 70-59 è arrivato un parziale di 18-3 per gli avversari, l’attacco si è completamente arenato contro la zona veneziana, e nel finale sono arrivate scelte rivedibili, come quella di dare tutti i palloni decisivi a Moreira. Poi si può recriminare sulle percentuali, da tre (7/28 e 2/10 di Punter) e soprattutto ai tiri liberi (17 su 29). Si può anche dire che si è perso per episodi, ed è senz’altro vero, anche se le squadre vincenti gli episodi tendono ad averli a favore più spesso che contro.
La sostanza dei fatti è che se Venezia è seconda e la Virtus settima (e stasera potrebbe anche scivolare più giù) un motivo c’è, anzi più di uno: talento, profondità di roster, ma anche la stabilità emotiva della squadra. Per battere la Reyer non basta essere perfetti per 35 minuti, e nemmeno per 39 minuti e 59 secondi. Alla Virtus ancora questo manca, ed è mancato spesso in stagione contro le squadre che la precedono in classifica.
Mario Chalmers è stato preso anche per questo. Ha talento, carisma ed è un vincente, come dimostra la sua carriera, a partire dal college - titolo a Kansas con tripla decisiva in finale - arrivando ai due titoli NBA. In teoria il suo arrivo potrà far crescere tanto questa squadra, dal punto di vista tecnico e mentale.

Ma prima c’è la necessità di resettare tutto, e pensare alla Coppa. Si gioca già martedì sera a Le Mans (che ieri in campionato ha perso 77-75 a Strasburgo, con 22 di Cameron Clark e 19 del neo-arrivato Ray). La Champions League ora torna ad essere la priorità.


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