Alla fine tutto è bene quel che finisce bene. Le 7111 persone alla Unipol Arena hanno fatto vincere la scommessa alla società e in particolare ad Alessandro Dalla Salda, citato anche da Sacripanti nel post partita. Per eventi particolari - come una partita la sera di Natale ottimamente pubblicizzata e con biglietti a prezzi ragionevoli - la Virtus può avere anche più spettatori paganti rispetto agli abbonati. Anche parecchi in più, stando a ieri sera.
Ma soprattutto, la vittoria. Contava solo quella, visti i problemi dell’ultimo periodo e la situazione di emergenza nel settore esterni, con l’assenza di Aradori che si è andata a sommare a quella di Martin.
La partita però è stata parecchio complicata, dopo un primo quarto sul velluto Reggio è rientrata e praticamente non si è più staccata, tanto da risalire dal -9 e arrivare alla parità a ridosso degli ultimi due minuti. E allora l’ha decisa la striscia di Kevin Punter, che quando trova qualcosa da ridire con un avversario si accende praticamente sempre. Fin lì aveva 1/7 da tre, sono arrivati otto punti in fila con due triple e la vittoria è stata bianconera.
Prima, davvero una grande partita di Taylor, e buone cose da Kravic e Cournooh; ma soprattutto, da parte di tutti, tanta voglia di piegare le gambe in difesa e di lottare per ogni rimbalzo. Questa è senz’altro la notizia più positiva, dato che difesa e rimbalzi sono da sempre il problema di questa squadra.
Poi, certamente non tutti i problemi si sono risolti con una vittoria contro l’ultima in classifica, seppur rivoluzionata e coriacea. Qualche giocatore ha sofferto parecchio (Pajola e Qvale, per esempio, mentre Baldi Rossi ha fatto un passo in avanti) e per vincere a Trento domenica prossima l’impressione è che bisognerà fare ben di più. Ma in attesa dei risultati di oggi vincere era condizione necessaria per restare in corsa per le Final Eight. E dopo la scoppola di Brindisi c’era assolutamente bisogno di una boccata d’ossigeno, che ieri sera è arrivata.

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