La Vanoli Cremona ieri è stata fantastica, c’è poco da dire, e si è confermata bestia nera della Virtus, che in campionato non la batte da tre anni.
Hommes prima e Poeta sono stati di sicuro rebus insolubili per la difesa (?) bianconera. Però il problema principale è stato di atteggiamento. Dopo una bella prova in Eurocup alla Virtus è mancata la necessaria umiltà contro una squadra sulla carta inferiore. Per trenta minuti gli avversari hanno semplicemente viaggiato al doppio dell’intensità.
Così facendo i bianconeri si sono complicati la partita, andando sotto da subito, venendo travolti a rimbalzo (13 offensivi concessi) e non riuscendo mai a proteggere l’arco: la Vanoli ha infilato un clamoroso 17/33 da tre.
E quando finisci sotto di 21 lunghezze al 30’, recuperare è quasi impossibile. Nell’ultimo quarto ci è anche provato, con la difesa che era mancata prima. Ma la stoppata subita Hunter sul tiro del pareggio e le triple di Poeta - fantastico, ma sempre lasciato con metri di spazio da Teodosic e alla fine anche da Hunter - hanno condannato i bianconeri. Onestamente è giusto così, perchè Cremona ha meritato dal primo all’ultimo minuto. Per la Virtus, come si dice in questi casi, un bagno di umiltà, e il sospetto che alcuni giocatori (ad esempio Weems, ma anche Gamble e Markovic) non siano ancora al 100% dal punto di vista fisico, e paghino il doppio impegno. Ben vengano allora i minuti di Nikolic, che ha dimostrato di poter reggere bene il campo.
Per il resto non c’è nemmeno il tempo di fermarsi a pensare, perché martedì si va ad Andorra, viaggio lungo e trasferta difficile. Ci vorrà un atteggiamento ben diverso, ecco.

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