La Virtus è arrivata al momento chiave della stagione in ottima forma, e ieri l’ha dimostrato. Doveva essere uno spareggio per il terzo posto, si è trasformato in un monologo. Che Sassari - alla quarta partita in sette giorni - avesse poca benzina nelle gambe era prevedibile, ma i bianconeri sono stati davvero cinici ad aspettare il momento giusto, a resistere alla sfuriata iniziale sarda e a volare via nel secondo tempo, arrivando a dominare fino al +31 finale. Il tutto su un campo dove la Virtus aveva vinto solo due volte nella storia, l'ultima nel 2016. Che sia stata una cavalcata lo dicono i numeri, con record stagionali di punti segnati (108), tiri realizzati (40), valutazione (136) e plus/minus (155). E mancava Markovic, ma nessuno se n’è accorto, perchè Pajola è salito ancora di colpi, facendo una partita strepitosa con 13 punti, 7 assist e 21 di valutazione, oltre alla solita difesa di alto livello. Minutaggi gestiti, nessun giocatore spremuto, non si poteva fare meglio.

Insomma, la Pasqua bianconera non poteva essere migliore. Con questa vittoria la Segafredo ha messo una seria ipoteca sul terzo posto, avendo ora lo stesso numero di sconfitte (7) della squadra di Pozzecco, ma il vantaggio della differenza canestri. Sassari deve recuperare due partite, mentre la Virtus deve ancora effettuare il turno di riposo. A cinque giornate dalla fine della regular season - in un campionato in cui ancora tutto può succedere in testa e in coda - le Vu Nere ieri hanno piazzato un successo davvero pesante, il primo stagionale contro una delle prime quattro del campionato. E soprattutto hanno dato l’impressione di essere in ottima forma, fisica e mentale, e totalmente “connessi”. In vista della semifinale di Eurocup che inizia martedì, era esattamente quello che ci voleva.

(foto Legabasket)

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