Sulla partita di ieri c’è onestamente poco da dire. La differenza - fisica e tecnica - tra le due squadre in campo era enorme, e la Virtus è stata brava a farla pesare fin da subito. Dominio sotto canestro, con 34 punti della coppia Hunter-Gamble, e controllo totale del match fin da subito, grazie alla regia di Markovic e Teodosic, che ancora una volta ha fatto il giro del mondo per una giocata, il passaggio a se stesso dietro la schiena di Leo Candi con successivo canestro. L’altra nota positiva è che Awudu Abass, ancora una volta, è parso in forte crescita e ha fatto una partita di grande solidità in difesa e in attacco. Questo fa ben sperare per i due giocatori che al momento paiono in difficoltà, ovvero Alibegovic e Adams, che spesso deve giocare da playmaker con esiti alterni. In una stagione lunghissima - ieri la Segafredo ha giocato la sua 40° partita ufficiale - ci sarà bisogno e spazio per tutti.

Tutto bene, insomma, a parte il blackout del secondo quarto, che ha visto i bianconeri scialare il vantaggio, passando dal +15 al +3 in pochi minuti, incassando uno 0-12. Per ieri nulla di grave, ovviamente, la Segafredo ci ha messo poco a riprendere il filo del discorso e a controllare la partita senza problemi, arrivando a dilagare nell’ultimo quarto. Però questi passaggi a vuoto si ripresentano da inizio anno, e sono forse l’unico punto debole di questa squadra. E nelle partite senza domani - che iniziano giovedì sera - di margini di errore ce ne saranno decisamente meno.
E’ già tempo di Final Eight, infatti. La Virtus ci arriva in grande forma, nonostante le assenze, e anche Venezia - che ieri ha staccato la sesta vittoria consecutiva - sembra essere al suo meglio. Insomma, ci sono tutti i presupposti perché venga fuori una grande partita.

(foto Legabasket)

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