D'altronde, è sempre così. Aspettarsi ulteriori sforzi e attenzioni da parte di una scolaresca non sempre mentalmente pronta quando il preside ha già fatto gli scrutini non era facile, e la Fortitudo dell'ultimo atto collassa davanti ad una Cremona limitata e non trascendentale ma con più benzina e, forse, con più punti di riferimento. Mentre Bologna, svaniti gli effetti dei recenti gas, non sa dove andare a sbattere la testa, si perde in attacchi poco convinti, e chiude la stagione più in modalità vecchia gestione che non cavalcando le recenti, effimere, onde. E allora gara 4 è una via di mezzo tra il poteva andare meglio e il guardate che venti giorni fa nemmeno ci si pensava di arrivare a 'sto punto. Questo in un finale di gara con la curva ad applaudire più il concetto di Fortitudo che non la Fortitudo che era in campo, il resto del non pieno Paladozza a mugugnare in modo pacato e Banks, figurina presa con l'impossibilità di agire davvero, a battibeccare con qualcuno. Finale in linea con tanti, mesi.

Sarà a breve il tempo dei sunti finali, per ora si dica che forse non è nemmeno stata una debacle o uno scansarsi, perchè se la difesa ne concede 69 vuol dire che su tanti palloni ci si è buttati e non si sono lasciati tappeti per andare a schiacciare (scorso anno, ricordiamo?). Ma se le coperte sono corte, cortissime, alla fine da qualche parte si paga. Ieri si è tirato con poco più del 30%: con 'ste mani è già tanto non avere collassato, ma è ormai tutto, già, archivio. A brevissimo il rumore della palla che rimbalza diventerà ricordo, lasciando spazio alle diatribe tra fazioni societarie e tutto il resto. A brevissimo.

Ed ero contentissimo - Candussi è stato immarcabile per 10'. Poi marcabilissimo, anche perchè esterni più interessati a cercare (inutilmente) spazi proprio non gliela hanno quasi più recapitata. Solo 9 tiri, la metà o quasi su rimbalzi d'attacco. E il saluto a Bagaric, in parterre, anche se fisiognomicamente ormai ricorda Tony Hadley. Ma va bene lo stesso.

Non me lo so spiegare - L'ennesima dimostrazione che due esterni a cui piace avere la palla in mano sono troppi, se le caratteristiche sono queste. E se Banks ha dovuto forzare per prendersi responsabilità, Aradori è evaporato. Nemmeno la prima volta, quando non ci sono vie di uscita. Poi un po' tutti gli altri, ma è già passato. Tanto, l'obiettivo era arrivarci, a gara 4, non vincerla, a quanto pare.

(Foto Mauro Donati)

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