Se ne sono ormai viste talmente tante, di partite con questa trama, che ad un certo punto del primo tempo si sarebbe potuto con facilità scommettere sull’andamento e sul punteggio finale senza nemmeno il rischio di sbagliare: Fortitudo dormiente, avversarie che gongolano, poi il cambiamento del clima, dell’atteggiamento di tutti i protagonisti sia in campo che fuori, la paura avversaria, e finale dove (guarda caso) un ex sbaglia tutti i possessi possibili. Capitava con Boniciolli, capitava forse anche con Vandoni, con Tinti a risalire: evidentemente, chiamarsi Fortitudo fa sempre commettere l’errore di crederla facile solo in quanto Fortitudo. Basta contro Piacenza, come è bastata in mille altre occasioni. Ma nei playoff, contro avversarie che non verranno qua solo per fare bella figura, sarà altra cosa.

Poco altro da dire, perchè quando si gioca allo stesso modo tutte le volte forse c’è solo da accettare la realtà e sperare che, questa specie di dosaggio delle energie, fisiche o mentali che siano, sia roba solo da regular season e non certo per il resto del campionato. In una gara dove è servita l’asse Rosselli-Pini per girare la faccenda, dove si è fatto bene a rimbalzo (43-36) e limitando le perse dopo le tragedie iniziali (7 nel primo quarto, 7 nei tre successivi). Sperando poi di capire cosa fare di una regia che continua ad essere un prenderci: l’azione può essere ottima o scalcinata, senza un vero e proprio motivo e indipendentemente da chi porta palla. Se poi Rosselli ne fa 10, come assist, allora tutti d’accordo. Per adesso.


Just can’t get enough - Si era caricato a vedere Empoli (femminile) vincere il giorno prima, e Rosselli ha fatto il suo. Con Pini ad essere il Battisti dei suoi testi mogoliani. E Trieste che perdendo la prima in casa tiene aperta la porta del primo posto.

It’s no good - Gandini con le gomme sgonfie, McCamey che chissà se le ha ancora, queste gomme, e il solito atteggiamento di inizio gara.

(foto Fabio Pozzati - Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91