IL DOPOPARTITA DI FORLI' - FORTITUDO

E allora non era la maledizione (o benedizione) del Maestro Comuzzo, che era diventata sui social una gag divertente ma chissà poi quanto ben presa internamente. La Fortitudo di Forlì è un disastro, quasi a voler dimostrare che quando non si accendono muscoli e cervelli non conta chi sia in panchina, ma si deve solo aspettare, mesti mesti, che la giornata finisca in attesa di tornare a casa con le canoniche pive nel sacco. Giornataccia, con Boniciolli fermo ai box per un calo di pressione, ed evidentemente anche chi è andato in campo, di grande voglia di alzare il ritmo, proprio non ne ha avuto voglia. Tutto male, partendo dalla difesa (16 triple prese, e non è che Forlì abbia tirato con altrui mani negli occhi), dai rimbalzi, dalle palle vaganti, tutto. Eppure ce n’era di che averne voglia, considerando le scaramucce del prepartita tra società per la questione televisiva, l’idea del derby, e il desiderio, chissà, di dare una soddisfazione al pubblico rimasto forzatamente a casa.

Niente di tutto questo, ed ennesima trasfertaccia di una squadra che, a quanto pare, queste giornate stortissime ce le ha nel DNA. Magari con la speranza che lo schiaffo lasci il segno nell’orgoglio così come successo a Jesi (anche lì, curiosamente, con Boniciolli out-izzatosi per problemi di salute), quando seguirono una serie di vittorie. Ora la classifica dice che il primo posto è lontanino, che il secondo potrebbe essere preso d’assalto, e soprattutto che tante cose vanno messe a posto. Con una consolazione: quando la squadra collassa, collassa di gruppo, perché a Forlì la sufficienza, anche risicatissima, non l’ha meritata davvero nessuno. Montegranaro, ora, nel prepasquale. Chissà.

Just can’t get enough - Niente da dichiarare alla dogana.

It’s no good - Tutto il resto, perché anche chi ha fatto cifre ha solo indorato pillole (Chillo, 18 senza un rimbalzo difensivo, o Fultz che nel primo passaggio sul campo è stato trasparente). E l’idea che, forse, anche nel garbage, qualche minuto in più a Okereafor, anche solo per provare due o tre schemi, male non sarebbe stato. Ma fuffa, almeno per quel che riguarda il punteggio.

(foto Massimo Nazzaro - Pallacanestro Forlì)