Il massimo col minimo, si potrebbe dire, perchè alla Virtus è bastato un terzo quarto da 34 punti segnati per avere ragione di una Cantù comunque coriacea, che con l’innesto di Bigby-Williams e Gaines pare cresciuta di livello. Poi non è stato solamente il terzo quarto, perchè ieri è andata in scena un’altra grande serata dei due play bianconeri, con Teodosic e Markovic che hanno combinato per 21 assist, battendo un’altra volta il loro stesso record e contribuendo ad eguagliare quello societario in campionato, 30 . E poi c’è stato Julian Gamble, che con 25 punti ha stabilito il suo career high italiano. Il bello di questa Virtus è di poter trovare ogni volta protagonisti diversi, innescati sempre dai due direttori d’orchestra serbi. Magari c’è stato qualche passaggio a vuoto, ma anche nel tentativo di rimonta canturino dell’ultimo quarto la Segafredo non ha mai dato l’impressione di poter perdere, e la vittoria è arrivata in tutta tranquillità. L’ennesima in trasferta, per una squadra che in stagione non ha mai perso lontano da Bologna.

Oltre a una vittoria su un campo dove non si vinceva da 12 anni, è arrivato un passo in avanti in classifica: sono stati recuperati due punti a Brindisi, caduta in casa con Venezia. Virtus, Sassari - altra squadra in grande forma - e Brindisi ora sono tutte lì, e la caccia al secondo posto è aperta. Da tenere d’occhio anche la grande crescita della Reyer, che ha inserito anche un ottimo giocatore come Wes Clark.
Di sicuro, i bianconeri di questo periodo sembrano avere una marcia in più, e dovranno continuare a dimostrarlo già a partire dall’impegno di mercoledì in coppa.

(foto Virtus Pallacanestro)

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