L’A.S.D. Basket Giardini Margherita organizza, dal 23 giugno al 15 luglio, il “King of Gardens”, contest sui social network Facebook ed Instagram per ricordare un evento che, in questo 2020, non è stato possibile organizzare a causa della pandemia per il Covid-19.
Otto le formazioni storiche ammesse che si sfidano a suon di like. Questo è l’elenco delle squadre ammesse col riferimento all’anno nel quale hanno vinto il torneo.

ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI MANZINI 1990
MANUEL RITZ PIPO’ 1993
MULINO BRUCIATO EQUIPE VITTORIO 1995
COSTANZIA&C 1997
LO SPAGO 3 BAGNARA 2006
V MAGAZINE FORMOSA COUTURE ANONYME HOTEL COSMOPOLITAN RADIO BOLOGNA UNO 2013
MATTEIPLAST ALICE CUS BOLOGNA 2017
KAFFEINA KOY’S 2019

A seguire l’elenco di alcune note per ogni singola squadra

ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI MANZINI 1990
Piero Montecchi, “Bip” Vidili, Carlo Della Valle e Nino Pellacani. Forse il poker più forte di sempre, che vinse in finale contro quell’Hotel Re Enzo di coach Gemelli che aveva portato al Playground, anche se soltanto per una partita della prima fase, Mike Brown, in quel periodo pivot degli Utah Jazz.
La squadra era nata per gioco vincendo due edizioni del torneo interno dell’Università di Bologna, poi, nell’estate del 1989, nella casa in collina di “Black Nino”, ad Adriano Baccillieri, direttore dell’Accademia, venne l’idea di fare il Playground. In panchina la coppia “più strana” di sempre: il Prof. Concetto Pozzati, pittore di fama internazionale e Giorgio Bonaga, play della Virtus che fu, uno dei primi a giocare il torneo nel 1982 e fratello di Stefano, il filosofo che ci permise, sempre in quell’anno, di ammirare ai Giardini Margherita le gambe più belle d’Italia, quelle di Alba Parietti…
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 114 – 103
Accademia delle Belle Arti: Vidili 37, Montecchi 33, Della Valle, Pellacani, Ferrari…
Hotel Re Enzo: Marcheselli 37, Arletti, Branchini, Miserocchi, Muzzi, Piscaglia, Sazzini, Sgarzi, Crippa…

MANUEL RITZ PIPO’ 1993
Non ci sono dubbi che i “cartoloni” sono la storia del torneo. Non solo per le vittorie, il gioco spumeggiante, ma anche per i tanti aneddoti che sono stati in grado di regalare negli anni.
I numeri di telefono (ovviamente quelli di casa, i cellulari non esistevano) sulle soprammaglie sono solo l’episodio più famoso e conosciuto. Ma questo gruppo ha tagliato da un’edizione del torneo Nenad Markovic, una guardia di alto livello europeo che aveva solo una colpa: al Playground tirava troppo! Un altro anno, proprio il 1993, Zatti, che stava giocando a Montecatini, provò a convincere Boni a venire. Mario, però, era in partenza per la luna di miele e alla fine arrivò ai Gardens uno dei suoi migliori amici, Andrea Niccolai, a quei tempi una delle stelle del Messaggero Roma. Sempre quell’anno, il friulano Castagnaviz, prima della semifinale, comunicò che non sapeva se sarebbe potuto scendere in campo. Motivo? Ha evidenti segni di frustate in tutta la schiena; colpi ricevuti da qualche malvivente? Assolutamente no, ma da una dolce tifosa della squadra, amante del genere sadomaso…L’anima della squadra era Andrea Albertini, il classico esempio del giocatore “minors” che si esaltava al Playground. Lui era quello, per esempio, che ospitava i tanti “non bolognesi” che nel corso delle edizioni si sono avvicendati per tenere alto il buon nome dei “cartoloni”.
Ovviamente della squadra di quell’anno tutti ricordano il duo Niccolai-Zatti, ma giocatori come Nerozzi e Galassi facevano ai Gardens sempre la differenza. Tra l’altro la stupenda finale, forse la più bella di sempre, decisa dopo un tempo supplementare, era anche un mezzo derby, perché Manuel Ritz Pipò aveva tre giocatori di quel San Lazzaro che, quasi al completo, era arrivato all’appuntamento decisivo, sponsorizzato ovviamente Moto Malaguti, convinto di potercela fare.
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 119-115 dts
Manuel Ritz Pipò: Niccolai 45, Zatti 28, Galassi 14, Cantergiani 3, Nerozzi 12, Dovesi 2, Veneziale 2, Piervitali 5, Castagnaviz 8, Albertini. All. “Pigi” Rossi.
Moto Malaguti: Patrizi 31, Cuccoli 13, Canè 12, Caiti 19, Luini 6, Zanus Fortes 10, Gatti 7, Masetti 5, Tardini 6, Fattori 2, Ciabatti 2, Tattini 2. All. Mannucci.

MULINO BRUCIATO EQUIPE VITTORIO 1995
Il Mulino Bruciato ha partecipato a quasi tutte le edizioni ed è quindi lo sponsor più longevo di sempre. Ha vinto solo 2 volte. Negli anni, da punto di ritrovo del torneo, è diventato il post-partita ufficiale del torneo. In una di quelle estati, in un post-torneo, trovammo a mangiare insieme Danilovic, Myers e Coldebella (era il periodo in cui aveva appena aperto Playground, il negozio di articoli sportivi che era in Via Lame).
La squadra era buona, ma non avrebbe mai vinto se non avessero pescato Scarone dal mazzo.
La curiosità è che arrivarono in finale due squadre arrivate seconde nei rispettivi gironi: il Mulino aveva perso da Saxon e Da Massimo, da Jeans Hatu.
Scarone era venuto a vedere il torneo ai quarti ed era amico del Paso (Massimiliano “Bokassa” Pasini). Disse che se fossero andati avanti, avrebbe giocato semifinali e finali. Nella prima gara dominò Jeans Hatu, i campioni in carica ed in finale fu devastante contro Da Massimo.
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 97-87
Il Mulino Bruciato: Scarone 38, Conti, Neri 16, Brizzi, Golinelli 8, Giberti 6, Recchia 9, Martelli, Gatti 12, Soro 6, Montaguti 2. All. Castelli.
Da Massimo: Vignoli 4, Bernardelli 9, Cempini 20, Masetti 2, Romboli 6, Cuccoli 17, Marino, Cavallaro 12, Pagani 2, Zagnoni, Setti 15. All. Tattini.
COSTANZIA&C 1997
Costanzia era nel 1997 una delle formazioni favorite. Più o meno lo stesso gruppo aveva vinto l’anno prima e avrebbe vinto l’anno dopo, nel 1998. Coach inossidabile, Gabriele Castriota.
Il duello in finale, meraviglioso sulla carta, era contro una corazzata e cioè Jeans Hatu di coach Valli, già battuta nel 1996, gestita come dirigenti da Massimo Fucà e Romanino Bertocchi (avevano vinto nel 1994).
La finale viene ricordata per due episodi: una scazzottata tra Zonca e Morandotti ed il fatto che venne molto presto trasferita alla Moratello, allora senza parquet, causa acquazzone.
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 97-89
Costanzia&C: Muscò 4, Marsili (giovane di Ozzano), Tonzig 14, Lamma 11, Burini (detto Bubu) 4, Leoni (giovane di Ozzano), Rimondi (giovane di Ozzano), Zonca 15, Pedrotti 25, Bortolot 8, Cagnin A. 16.
Jeans Hatu: Minessi 13, Galetta 16, Tulli 2, Zampogna 4, Bortolon 7, Bon 8, Compagni 10, Risi, Morandotti 27, Battisti (Valentino) 2.

LO SPAGO 3 BAGNARA 2006
Per Max Midulla la squadra più forte di sempre ai Gardens, non come somma di stelle, ma come stelle al servizio di un gruppo forte, ma forse non il più forte di sempre, almeno sulla carta. Nel roster c’era anche “Beba” Bagnara, figlia dello sponsor, che ha giocato per tanti anni in A1 Femminile.
Max ha fatto 8 finali e 5 le ha vinte. Ha portato ai Gardens, ma non quell’anno, Maurizia Paradiso…
La squadra aveva il top scorer di sempre del torneo e cioè Cempini, poi la coppia Rosselli-Rossi (Emanuele), Politi, Ranuzzi, Cecchetti, Scorrano, Yuri Poli e Tassinari (quello di Forlì e Rimini).
Finale con la Fossa dei Leoni Grifomare allenata da Paolo Santi e Filippo Palumbi (giocò una partita anche Galanda). Si erano già incontrate in girone e aveva vinto Lo Spago 3 87-83.
Tutta la squadra viveva nei vari appartamenti di proprietà di coach Midulla e mangiava allo Spago 3, ovviamente a scrocco.
Finale: 50-30 all’intervallo, “casualmente” va via la luce per 2 volte e la Fossa rimonta con un tifo pazzesco, ma sul -2, 72-70, a 32” dalla fine, Pallotti (soprannominato “il cuore di Calderara”) fa 1/2 dalla lunetta e la “Fortitudo” perde…
Quella sera erano presenti: Fausto Maifredi, presidente Fip, Massimo Zanetti, segretario Legabasket, Renato Palumbi, e l´assessora allo Sport, Anna Patullo.
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 72 – 71
Lo Spago 3 Bagnara: Ranuzzi, Rosselli 10, Cecchetti 1, Cempini 15, Scorrano 3, Tassinari 10, Poli 12, Storchi 2, Politi 10, Rossi 7, Cilfone 2, Guerri.
Fdl: Persiani 4, Recchia 5, Chiarini A. 6, Pilutti 8, Lamma 21, Colendi 2, Dallamora 7, Pellacani, Pallotti 4, Cessel 6, Rusin 8.

V MAGAZINE FORMOSA HOTEL COSMOPOLITAN
COUTURE ANONYME RADIO BOLOGNA UNO 2013
“In ogni Playground che si rispetti, ci vuole una squadra “ignorante”. Ecco, con questo gruppo non sbagliate. Saranno capaci di tutto: vincere partite impossibili e perdere match incredibili. Non chiedeteli di essere continui, ma solamente spettacolari, divertenti e, perché no, qualche volta anche irriverenti. Se vincono il torneo, quindi, vado a San Luca a piedi...”
E mi toccò andare a San Luca, con mia moglie e tutto il loro staff, a piedi, un tardo pomeriggio afoso di agosto.
Jack Bonora mi ha raccontato che la sera prima della finale, serata di riposo perché ai Gardens si fece beneficienza per ricordare il grande Maurizio Cevenini, buona parte della squadra fece parte della giuria di Miss Universo che lui presentava e qualcuno trovò anche da far bene con delle concorrenti… Dopo la finale e festa alcolica, Jack si addormentò, ubriaco, e si risveglio in un prato…
Dal Corriere di Bologna: “Davanti a un vero e proprio muro umano da oltre 2.500 spettatori – tra cui il presidente della Fortitudo Anconetani e il duo del Bologna Calcio Krhin-Stojanovic – la 32° edizione del Vodafone Playground dei Giardini Margherita ha vissuto il suo atto conclusivo: al termine di una partita e di una rimonta stupenda hanno trionfato i ragazzi di Formosa V Magazine Radio Bologna Uno, che a sorpresa hanno sconfitto per 104-95 i favoriti della vigilia, Matteiplast Alice. La vittoria del gruppo e del cuore su una squadra, Matteiplast, che in finale non ha avuto l’ex Virtus Amoroso e che è parsa alla lunga troppo dipendente da un super Riccardo Pederzini, poi premiato come miglior marcatore del torneo: sopra anche di 17 punti nel terzo quarto (76-59), Matteiplast ha subito la rimonta dei ragazzi in mimetica verde, trascinati da una grande difesa e da un Jack Sanguinetti (15 punti nell’ultimo quarto) premiato come mvp del Playground”.
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 104 - 95
V Magazine Formosa: Gruosso 11, Politi 19, Marinelli, Pulvirenti 6, Castelli 15, Dal Pozzo, Lollini 16, Fin 3, Bianchini 1, Agusto 11, Sanguinetti 22, Ballardini. All. Bonora.
Matteiplast Alice: Legnani 4, Beccari 3, Saccaro 10, Iattoni 9, Lugli, Martelli 10, Circosta 6, Pederzini 38, Parenti 3, Raminelli 7, Venturoli 5. All. Roveri.

MATTEIPLAST ALICE CUS BOLOGNA 2017
Tutti pensano, guardando all’andamento a senso unico della finale, che quell’edizione fu vinta in scioltezza dai ragazzi di coach Lolli. E, invece, nella prima gara del girone, contro Mercanzie Squad di Nazzareno Italiano, Matteiplast era sotto di 4 a 80” dalla fine e, sul 77-77, Italiano aveva tirato per la vittoria, ma troppo presto. Errore, time out di Iattoni (Mvp del torneo) dal campo e bomba di Brighi allo scadere. Nella seconda sfida, Matteiplast perse contro Jus Bologna Basket, ma si riscattò nel match decisivo contro i riminesi del Team Riviera. Poi, la cavalcata contro Kaffeina, Fresk’o e Mulino.
Da ricordare: le polo a pois gialli dell’organizzazione; la vittoria di coach Lolli su coach Sterpi a briscola, prima della finale, per giocarsi la panchina (Lolli bisserà anche l’anno dopo, dominando un incapace, a giocare a carte, Lollo Nanetti); la clamorosa schiacciata fallita da Bartolozzi che aprì ad un contropiede Mulino, chiuso con una bomba. E Oscarino del Ristorante Alice gettato in aria dalla squadra nel post-partita, come fosse una piuma, ma poi, proprio perché non era (e non è) una piuma, il lancio non venne più ripetuto…
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 104 - 84
Matteiplast Alice Cus BO: Brighi L. 6, Brighi A. 9, Sanguinetti 19, Savio, Pini 4, Cacace 12, Seravalli 5, Iattoni 13, Bartolozzi 6, Pederzini 17, Piunti 10, Legnani 2. All. Lolli.
Mulino Bruciato: Picciolini, Montanari 7, De Pascale 4, Ranuzzi 16, Sterpi F., Montano 5, Pignatti 10, Cutolo 9, Nucci 15, Minghetti, Liburdi 15. All. “Bat” Sterpi.

KAFFEINA KOY’S 2019
Il torneo 2019 è stato strano: le due finaliste erano nella prima fase insieme e “il derby” l’aveva vinto il Fresk’o. Orplast, che era forse la favorita, non ha superato lo scoglio dei gironi iniziali. Kongsquad, un’altra possibile pretendente, ha perso netto da Kaffeina ai quarti (con Gueye che, nel tornare a casa nella notte a Verona con l’auto della moglie di Lollo Nanetti, ha messo il diesel al posto della benzina…) ed i campioni uscenti di Matteiplast, hanno dovuto soccombere in semifinale a Fresk’o.
Nell’anno della promozione in A1 femminile della Progresso Matteiplast che, come “Belli Comodi”, hanno vinto il Playground femminile.
Poi la splendida serata di beneficienza con la Virtus che vince il derby dei cuochi e con la presenza, come guest star, di Tamberi. E la finale in diretta streaming per la prima volta…
Dicevamo di un torneo un po’ strano perché le due finaliste, a prescindere da chi avesse vinto, avevano affittato lo Chalet dei Giardini Margherita per festeggiare e prendersi in giro.
Sull’86-85, a -21”. Tassinari sprecava in attacco, Grillini faceva 1/2 dalla lunetta e con 2” sul cronometro, Andreani provava l’ultima preghiera che si stampava sul ferro.
TABELLINO DELLA FINALE TERMINATA 87 - 85
Kaffeina Koy’s: Bastoni 7, Grillini 12, Mastrangelo 9, Cortesi 11, Cucci 22, Guaccio 3, Zy- tharyuk 3, Ilic, Ranitovic 18, Dilas, Medizza 2. All. Nanetti.
Belli Comodi Due Torri Fresk’o: Calegari 4, Tassinari 16, Sinatra 5, Luparello 3, Timperi 25, Cuccarese, Bracci, Santiangeli 9, Tortù 18, Andreani 5. All. Bretta.

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92