Gennaio - L’anno inizia con le due sponde di tifosi Fortitudo, BBB e Eagles, in situazioni ben diverse: con la chiusura della ex realtà di Sacrati e passata sotto Romagnoli tramite asta fallimentare, in campo va solo la Biancoblu, che dalle parole del patron dovrebbe essere quella che poi, tramite ridenominazioni e altro, potrà trasformarsi in Fortitudo. La piazza continua ad essere divisa, mentre sul campo la squadra di Salieri viaggia a marcia rallentata per via degli infortuni e della mancanza di interventi sul mercato: la proprietà dice che qualcuno arriverà, ma sul campo non si vede nulla. Comunque la squadra lotta, battendo la forte Casale con i reduci e restando nella parte sinistra della classifica benchè si capisca che tra proprietà e allenatore qualche divergenza di opinione, diciamo così, ci sia. Fuori dal campo, si segnala che il Tribunale non ha messo il Comune nell’elenco dei creditori per il fallimento di Fortitudo (si parla del famoso mutuo Paladozza), e che il 31 gennaio, data ultima per pagare i tributi federali di Eagles, di soldi non ne vengono – come previsto – tirati fuori, portando quindi la società verso la radiazione.

Febbraio - La Fossa va a Milano in occasione delle Final Eight di Coppa Italia per esprimere le proprie posizioni, mentre la Biancoblu continua il suo campionato tra acciacchi, approvazioni per il proprio percorso (quella di Tesini, tra le altre) e curiose polemiche: contro Jesi in casa arriva una multa per cori razzisti, che vengono smentiti dalla stessa società jesina, ma che non portano a nessun ricorso da parte di Bologna. La squadra perde una gara già vinta a Pistoia, poi arriva il prestito di Diviach a Trieste: dovrebbe essere il viatico per il rinforzo, non si vedrà nulla.

Marzo - Viene affiliata la società “Giovani Aquile”, a presidenza Gianni Cantarelli, che potrebbe essere il contenitore vergine da cui ripartire: dalla Legadue, come assicurano dirigenti Fip, e forse con il codice 103 che sempre in Federazione non escludano possa tornare in circolo. Intanto diventano esecutivi alcuni lodi Eagles, tra cui quelli di alcuni tesserati passati in Biancoblu, creando una situazione alquanto anomala, visto che tra questi c’è anche Stefano Salieri. Il campo BBB passa in secondo piano, visto il distacco verso le cose agonistiche: si parla di sciopero della squadra (smentito dai giocatori) mentre il vicepresidente Fip Laguardia continua a garantire che la prossima Fortitudo nascerà da Biancoblu e in campo ci si va quasi per inerzia, con sconfitte che rendono meno facile l’approdo ai playoff.

Aprile - La doppia vittoria casalinga con Veroli e Brescia rafforza la classifica BBB, ma l’attenzione resta fuori dal campo: il socio Landi parla di vogliamo il derby con la Virtus, mentre la società smentisce categoricamente che ci sia una trattativa per cedere il diritto sportivo a Napoli. Un suicidio casalingo con Forlì complica la situazione playoff, mentre a livello giovanile l’Under 17 Eagles continua a far bene.

Maggio - La faccenda Napoli non sembra poi tanto una boutade, mentre Romagnoli e Sabatini si incontrano proprio alla vigilia dello spareggio per entrare nei playoff contro Ferentino: parlavamo del prestito di Landi l’alibi, mentre la squadra cicca, ormai esausta, l’obiettivo dell’ottavo posto. Sembra quasi una liberazione, visto che il campo continua ad apparire come l’ultimo dei problemi, e infatti il tavolo salta in breve: poche ore dopo la cena di fine stagione, malgrado il ci vediamo in settembre, si ufficializza la chiusura di BBB con passaggio del diritto a Napoli. Tutto daccapo, quindi: viene scelto Marco Calamai come garante di Fortitudo2011, mentre viene affiliata da persone riconducibili alla Fossa la società “Pallacanestro Bologna 1932”, possibile passo per la ripartenza. Che non potrà essere nella nuova Legadue ma più in basso, come ovvio. Calamai si presenta dicendo che si deve dimenticare sia Eagles che Biancoblu e ripartire dalla Fortitudo che non c’era più, e inizia il suo lavoro per dare un’organigramma solido alla nuova entità così da poter poi andare in Federazione a chiedere una iscrizione non eccessivamente punitiva, mentre riconosce subito che riappacificare le diverse entità del tifo sarà meno facile del previsto. La Fossa approva il nuovo percorso, il CCCF differisce il giudizio, mentre il nuovo presidente è, a sorpresa, l’ex giocatore Fortitudo di oltre trent’anni fa Dante Anconetani. Una scelta di cuore, le sue prime parole dopo la scelta. Cominciano quindi le trattative su mille tavoli per proseguire, sperando di non dover ripartire come ipotizzato dalla C regionale, mentre la SG approva con riserva il nuovo percorso di Calamai.

Giugno - Calamai continua il suo ruolo diplomatico ovunque ci possa essere bisogno, mentre Anconetani diventa ufficialmente il presidente, Napoli rileva BBB con qualche non immediata risoluzione di problemi economici e la under 17 di Eagles gioca le finali nazionali. Mille le questioni in ballo: per il Paladozza il Comune dà l’ok ma vuole anche qualche garanzia, per il nome viene deciso di utilizzare “Fortitudo Pallacanestro 103”, con il 15% delle quote che va alla neoformata cooperativa “Orgoglio Fortitudo”. Arriva l’ok definitivo della SG, resta il dubbio sulla categoria di iscrizione.

Luglio - La Fossa apre la prelazione per gli abbonamenti prima ancora di sapere quale campionato verrà fatto: si scollina quota cento già dopo il primo giorno, e intanto viene ufficializzato che di DNB si tratterà. Finalmente può iniziare la costruzione della squadra, con la scelta di Toto Tinti per la panchina. Il mio slogan sarà “mai un passo indietro” le prime parole del coach, mentre Anconetani spiega subito che si dovrà puntare alla promozione. La prelazione fossaiola si chiude a quota 769, mentre si iniziano a cercare i giocatori con qualche problema: dicono di avere la F nel cuore poi chiedono troppo, dice il presidente. Il primo, intanto, è Gabriele Fin.

Agosto - Calamai brontola per come le cose, mercato e Paladozza, vadano a rilento, e qualcosa si muove: dentro Caroldi e Venturelli, i giovani Sabatini e De Ruvo, e dentro anche Pederzini. Si chiude con Seravalli, Spizzichini e De Min per concludere la squadra prima di Ferragosto. Abbiamo fatto cose straordinarie, ora posso defilarmi gradualmente gongola Calamai, intanto 400 persone salutano la presentazione della squadra che parte per il raduno di Monghidoro.

Settembre - Si cerca una soluzione per poter giocare al Paladozza, intanto la squadra inizia il suo tour di amichevoli e si apre la campagna abbonamenti, che fin dai primi giorni ha un feedback da serie A. Arriva lo sponsor ufficiale, Tulipano Impianti, mentre De Min pronostica arriveremo a 2500 abbonamenti: si sbaglierà, e non sarà un male.

Ottobre C’è l’ok per il Paladozza, e finalmente la Fortitudo può tornare in campo, contro Pavia: si scollinano le 4000 presenze, e arriva anche la vittoria. La campagna abbonamenti si chiude a quota 3015, ed è da vedere quante squadre, in serie A, riescano a far meglio. La squadra però dopo l’esordio si inceppa: malissimo a Tortona (che si rivelerà squadra di vertice) e la conseguenza sono le forse improvvide tuonate di Anconetani e Calamai. Il gruppo è nuovo e fatica a trovare l’amalgama: anche la seconda trasferta viene persa, si inizia a parlare di mercato, ma almeno in casa si ritrova la vittoria, contro Alessandria. Fuori dal campo, per la prima volta in anni, resta poco: certo, le decisioni del TAR sul mutuo Paladozza fanno capire che i famosi sei milioni non verranno recuperati, ma di questo non si può accusare la nuova Fortitudo.

Novembre - Piano piano le cose migliorano: inizia un filotto di vittorie (Cento, Livorno, Piacenza, Castelfiorentino) per una squadra che non ha un leader vero e proprio, ma tanti giocatori che possono diventare protagonisti. Nessuno è indispensabile tutti sono utili dice Tinti, e la classifica migliora.

Dicembre - Si torna sulla terra perdendo a Montecatini, poi ci sono due vittorie casalinghe (Piombino e Empoli) per poi chiudere l’anno andando a far gol in quel di Torino, per un secondo posto a fine andata già matematico con una giornata d’anticipo. E le parole di Tinti prima di Natale sono la giusta chiosa del 2013: Godiamoci questa Fortitudo che lo scorso Natale non c’era e che ora è tornata. Perchè questa è la vera Fortitudo.
VIRTUS, SOLUZIONE IN 48 ORE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE