L'ex Fortitudo Nate Green, ora arbitro NBA, è stato sentito da Alessandro Gallo sul Resto del Carlino. Un estratto dell'intervista.

"All'inizio è stato difficile. Avevo sempre guardato le partite con l'occhio di un giocatore, non di un arbitro. Ma ero anche sicuro che avrei potuto migliorare rimanendo concentrato. Non immaginavo di diventare arbitro. Un giorno mi è stato chiesto di aiutare ad arbitrare. Penso che Roberto Chiari sarà fiero. Io e lui abbiamo avuto un bel feeling giocatore­-arbitro.
La Fortitudo? E' difficile descrivere a parole quanto rispetti i tifosi della Fortitudo. Sono come una famiglia e alcuni di loro sono diventati miei amici veri. L'atmosfera al PalaDozza era la migliore del mondo. Jasmin e io abbiamo avuto una relazione molto bella. Lo rispettavo come coach e persona. I suoi allenamenti erano i più duri a cui io abbia mai partecipato.
Mancinelli? Dai Mancio, sei troppo vecchio... E' bello sapere che sta ancora giocando. Era uno dei più giovani quando c'ero io, era un fantastico compagno.
I derby? Non ho mai vissuto niente di simile. Mi dissero di non portare le famiglie alla partita perché avrebbe potuto essere troppo pericoloso. Vincemmo entrambi i derby.
Le gare più toste? Le partite con Napoli erano come guerre. Ma l'abbiamo battuta. Nei playoff quando siamo entrati in campo per gara­-quattro i tifosi hanno cominciato a sputare e a tirare bottiglie. Quando siamo arrivati all'aeroporto dopo la partita, Repesa si è tolto la giacca e l'ha buttata nella spazzatura. Era piena di sputi. Ma li abbiamo battuti alla quinta"

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92