1 - Come nasce la tua passione per il basket?
Enrico - “Penso quando ero ancora un feto, e venni portato dai miei futurgenitori a vedere un derby, gennaio 1972. Lì avevo già capito tutto: dicono che, sempre in posizione fetale, mi portarono anche all’opera, ma presi mia madre a calci. Da dentro.”
Bruno - “E’ “colpa” di mio padre, che era ed è virtussino, e racconta di quando da ragazzo vide un derby “deciso” da Marco Calamai, allora giovane virgulto Effe, con uno 0/2 ai liberi nei secondi finali. Mi ha portato lui le prime volte all'allora Madison di Piazza Azzarita, insieme ad altri due amici. Loro hanno smesso, io no. Però ancora non gli ho perdonato di non avermi portato a Firenze per la Coppa delle Coppe 1990.”

2 - Da giocatore come te la cavavi?
E - “Dignitosa guardia da 3vs3, odiavo giocare a 5. Ma se non gioco in serie A è colpa di Stefano Pillastrini, che quando avevo 10 mi metteva a giocare sotto canestro: ho un piede perno e un semigancio che meriterebbe l’NBA, ma non so palleggiare”
B – “Ho fatto solo minibasket, e fu sufficiente a capire che non ce la potevo fare. Meglio la corsa, l’orienteering, la briscola, il tressette o birra&salsiccia”

3 - Come hai cominciato a scrivere?
E – “Speravo potesse cambiare la mia vita professionale. Non è andata, da questo punto di vista, ma potrò sempre dire di essere il più grande talento non espresso dell’emisfero occidentale”
B – “Mi proposi io all'allora "direttore" di questo glorioso sito - attuale scrittore di interplanetario successo - conosciuto tramite il newsgroup it.sport.basket. Fui arruolato, ma spedito a seguire le trasferte Virtus nell'anno di (dis)grazia 2002-03, l'ultimo di Madrigali prima del botto, per intenderci. Andate a riguardarvi quante trasferte vinse la V quell'anno e capirete che se il buongiorno si vede dal mattino...”

4 - Il tuo essere “giornalaio” ti ha mai creato dei problemi?
E - “Quando la mia futurmoglie mi disse ‘so che segui il basket, non ho problemi’. Poi, quando una sera scappai a Pesaro per vedere non so che partita, dopo aver passato il weekend a vedere gare di serie Z, cambiò idea. ‘Così non va mica bene’, disse. DUE giorni dopo la sua prima, distensiva, dichiarazione”
B – “ Più di uno, soprattutto per il tempo che mi richiede, tempo che per forza di cose non posso dedicare ad altre cose o (ahimè) persone. Ogni riferimento a fatti e persone reali non è puramente casuale, purtroppo. Ma pazienza, ci si barcamena come si può.”

5 - Viceversa, ti ha mai procurato vantaggi o soddisfazioni?
E - “Vedere Adriano Galliani sbertucciato da Basile nello spogliatoio del Forum dopo il secondo scudetto. Peccato non avere avuto una webcam”.
B - “Beh… ‘Sapere in anteprima tutti i fatti belli e brutti’ dà una grande soddisfazione. Vantaggi materiali? ahahahahahahahhahaahhahahahaahhaahhaha. Va bene come risposta?

6 - Per chi tifi?
E - “San Severo. O meglio, per la sua fisioterapista. Altrimenti, se parliamo di serie A, Giessen. Ah, non vale il basket tedesco?”.
B - “Napoli, perchè da piccolo ‘ho visto Maradona’. A basket ho seguito le orme paterne, come avrete ormai capito”

7 - Hai ancora la passione che avevi 10-15 anni fa?
E - “Per il basket in sé ovvio. Chiaro, si tifa meno e si commenta di più, per cui a fine partita non si pensa al risultato, ma al pezzo da scrivere”.
B – No, decisamente no. scrivere ti porta ad essere molto più distaccato, e a vedere le cose con occhio diverso, e a considerare con affetto anche l’altra sponda del Reno, cosa inconcepibile per un purista. però ‘the love of the game’ cresce ogni giorno di più”

8 - La prima volta che hai visto un tuo pezzo su bolognabasket cosa hai pensato?
E - “Che avevano sbagliato a scrivere il mio nome, dato che lo firmarono Stefano Faggi”.
B - “ Se non ricordo male fu in occasione della Supercoppa 2002-03, un onesto -30 della V a Genova contro la Benetton di Messina. Fu un parto, il pezzo andò su il giorno dopo causa casini vari con la connessione, ma a cose fatte fu emozionante rileggersi, e notare i millanta errori commessi (all’epoca non si poteva correggere)”

9 - Chi vorresti che scrivesse sul sito?
E - “Loris Drudi. Se mai tornasse dal suo giro del mondo in apecar…”
B - “Giuseppe Barzaghi. Se non sapete chi è imparatelo, garantisco che non vi annoierete.”

10 - Se dovessi barattare bolognabasket con un altro sito, dove vorresti scrivere?
E - “Faccio recensioni di dischi anni 80 su musicmap.it, basta e avanza”
B - “vaticanbasket.va. non è vero, ma Faggi ci teneva...”

11 - Quale è la tua principale fonte di ispirazione?
E - “La musica pop degli eighties: difficile farla entrare in tema con il pick and roll, ma quando riesce posso andare a dormire in pace”.
B - “ Una bottiglia (o due) di quello buono?”

12 - Il pezzo più bello che ritieni di avere scritto?
E - “Perché ce ne sono di non belli?”
B - “ La cronaca della notte in CTO in cui Madrigali firmò e vendette la Virtus a Sabatini. Con tanto di foto della firma. Indimenticabile”

13 - Il pezzo che vorresti scrivere?
E - “Gaia Faggiano, prima scelta WNBA 2030”
B - “ L’autobiografia di una cento chilometri del Passatore (o di una maratona del Sahara) portata a termine. Conto che entro 4-5 anni ci si arriverà”

14 - Nel mondo del basket, se non facessi il giornalista cos'altro ti piacerebbe fare?
E - “L’addetto statistiche. E’ uno sfregio quando vedo un rimbalzo attribuito ad un giocatore sbagliato, o quando ti accorgi che le palle perse di una squadra e le recuperate dell’altra non combaciano. Non ci dormo la notte, roba da pena capitale”
B – “ L’arbitro. Mi piace prendere dei nomi, insomma.”

15 - Qual è la critica che ti ha dato più fastidio?
E - “Mah, quando i tifosi sono convinti che uno debba per forza di cose scrivere quello che loro pensano, non capendo che il cronista deve fare il proprio lavoro e non portare avanti delle cause. Però un giorno sono stato definito ‘bavoso e stronzo’, e ne vado fiero.”
B – “ Essere definito "prezzolato" o ''a libro paga'' di tizio o caio, a seconda del colore del criticante. Specifico che qua non si vede un euro, e va benissimo così.”

16 - C'è una volta in cui hai pensato di smettere di scrivere?
E - “Un giorno paragonai le lamentele arbitrali di Repesa ai teatrini nei processi di Biscardi, e l’allora megadirettore del sito si incazzò ingiustamente. Pensai che non era il caso di andare avanti, l’ho pensato per.. cinque minuti”.
B – “ Tante, ma mi è passata subito.”

17 - Hai altre passioni oltre al basket?
E - “Musica anni 80, possibilmente elettronica, tedesca e tristissima”.
B - “ La Religione, correre, fare orienteering, la Terrasanta, leggere, la musica metal, bere fino a cappottarmi, le felpe col cappuccio, i tatuaggi... bastano?”

18 - La partita indimenticabile?
E - “Due aprile millenovecentonovantadue”
B – “ Buckler - Benetton, 31 dicembre 1994, con mezza V fuori e un Abbio clamoroso che la porta ai supplementari e la vince. In overtime, causa problemi di falli, giocò un minuto anche un mio compagno di liceo, Marco Dondi. Al ritorno dalle vacanze al Righi lo veneravano tutti.”

19 - La partita che non avresti mai voluto vedere?
E - “Sono tutte belle. Ogni partita è un capitolo di vita, d’altronde dico sempre che il basket è meglio del sesso, per cui la quale…”
B - “ La finale di Eurolega di Monaco ‘99. Troppo male al naso, avrei preferito stare a letto”.

20 - Chi è che se ti dicesse “ti leggo sempre” ti farebbe sciogliere e pensare “ok, posso morire in pace”?
E - “Franco Battiato. Peccato che Catania non sia in serie A, avrei più possibilità. O, restando in città, Gianluca Morozzi.. Ma mi ha spiegato che per lui il basket è come il jazz, incomprensibile…”
B - “ Enrico Brizzi. Tra l’altro è pure bolognese e tifoso di basket. Chissà se ‘L’inattesa piega degli eventi’ un giorno me lo farà conoscere...”

21 - Quale è il giocatore che hai maggiormente fischiato?
E - “Musiello e Galliazzo, due invasati di Corno di Rosazzo, in un match di B2 contro Castelmaggiore. Li ho insultati pensando ‘ma cosa sto dicendo?’, ma se lo meritavano. Ad alto livello, diciamo Goldwire: se ha giocato in serie A lui, lo posso fare anche io, da zoppo. Ma anche Guyton: non c’è stato un regista Fortitudo che mi sia piaciuto, dopo Fumagalli…”
B - “ Dovete sapere che il sottoscritto tendenzialmente non ce l’ha mai con gli avversari, ma coi suoi. Per cui ogni anno c’è una “nemesi” battezzata all’inizio alla quale do la colpa anche della siccità o di un’eventuale invasione di cavallette. I più bersagliati in questo senso sono stati AJ Guyton - non quand’era alla Effe, sia chiaro - e Vukcevic. Sì, proprio quello della tripla vincente al derby. Prego, insulto libero”

22 - La trasferta che ti ha fatto pensare “ma chi me lo ha fatto fare?”
E - “Una amichevole dell’Italia a Bormio, andando e venendo in giornata. Al ritorno era chiusa la A1, e per tornare a casa siamo finiti in Liechtenstein”.
B - “ Roseto - Virtus, anno di (dis)grazia 2003, due aspiranti suicidi su una Opel Frontera che faceva - ad andar bene - i 100 in discesa. Partitazza, persa di due in volata, viaggio di ritorno da tagliarsi le vene.”

23 - La conferenza stampa più assurda a cui hai partecipato?
E - “Gli intelligentissimi addetti al campo di Novellara, dopo un Novellara-Castelmaggiore, proibirono di fare interviste. Per cui prendemmo l’allenatore e lo portammo dentro un gabinetto a chiedergli due robe”.
B - “ Correva la stagione 2003-04. Dopo gara2 a Jesi persa in volata tra bottigliette volanti, Brunson sostituito dai carabinieri e due macchine di giornalisti bolognesi rigate su 4 lati dal civilissimo pubblico marchigiano (tra l’altro io ‘devo portare la macchina dal carrozzaio, l’hanno distrutta, era la mia’), e dopo essere stato accusato sui forum jesini di aver minacciato di morte il loro addetto stampa che manco sapevo chi fosse, Sabatini convoca una conferenza stampa e dice...
e dice... e dice... ...che mette in vendita i biglietti per gara 5. Volevo sotterrarmi in Arcoveggio.”


24 - Cosa pensi del tuo socio?
E - “Se non ci fosse lui non ci sarebbe nemmeno il mio pc, quindi non ci sarei nemmeno io. Diciamo che a volte in città non viene prodotta una quantità di notizie clamorose da poter soddisfare la sua fame…”.
B - “ E’ l'uomo più tirchio che abbia mai conosciuto, a confronto Zio Paperone è il figlio prodigo di evangelica memoria. Detto questo, Faggi è un genio, e come tutti è geni è completamente suonato. La signora Chiara decisamente è una donna che io ‘stimo moltissimo’, per doverlo sopportare.”

Domandone finale
25 - Daresti 1 milione di euro che non hai per..
E - “Con un milione non ci si fa niente, nemmeno un sesto di rata Paladozza. Pezzenti, datemi almeno altri due zeri”.
B - “Capire finalmente cosa Chi so io ha in serbo per me. Non nobis Domine, non nobis...’”

 

Enrico Faggiano - Bruno Trebbi
LA CONFERENZA STAMPA DI RENATO VILLALTA E PIETRO BASCIANO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE