Il coach di Cento Giovanni Benedetto è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell'intervista.

Sono quasi convinto che mi abbiano preso per il mio cognome. Appena arrivato a Cento mi hanno fatto indossare la maglietta con scritto "Benedetto Basketball". È stato bellissimo. Io benedetto dal Cielo? Sono cattolico e sono convinto che per avere grandi risultati si debba avere una benedizione celeste.

Il miracolo Cento? Il segreto è avere dirigenti con tanto entusiasmo come i nostri. Il presidente Gianni Fava e i dirigenti Paolo Fava e Andrea Merighi hanno una passione contagiosa. Poi incide anche giocare, di fatto, a Bologna. Disputando le partite casalinghe al PalaSavena di San Lazzaro siamo praticamente la terza squadra di Basket City. La cosa più bella è che i 1.200 tifosi che ci hanno sostenuto nella finale storica vinta a Montecatini l'anno scorso continuano a seguirci sempre, nonostante i 50 chilometri che separano l'impianto dal paese.

Come abbiamo portato a Cento James White? Quando ci è stato proposto, ho pensato a un caso di omonimia. Una volta capito che si trattava del White che aveva giocato a Sassari, Pesaro e Reggio Emilia è diventato il mio primo obiettivo. Lui desiderava chiudere la carriera giocando di più e divertendosi di più. Cento per lui è perfetta. Ringrazio il presidente Fava per lo sforzo supplementare fatto per tesserarlo. Abbiamo preso non solo un giocatore incredibile, ma anche una persona straordinaria

I playoff? Molto dipenderà da quando e da come recupererà Benfatto, il nostro pivot titolare infortunato dagli scorsi play off di Serie B. Il mio obiettivo è consolidare il club in A2. Mi sono da poco accordato con la società per prolungare il mio contratto fino a giugno 2020.

( Foto di Fabio Pozzati )

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91