Ha fatto scalpore la notizia che Angelo Gigli, ex Virtus tra le altre cose, abbia iniziato una "nuova carriera" in promozione, nella Ghepard. Sentito dal Carlino, un estratto dell'intervista.

"L'esordio? Ogni ortopedico mi aveva detto di lasciar perdere, ma l’idea di riassaporare il campo e l’atmosfera dello spogliatoio erano davvero irresistibili. La partita è andata bene, e la squadra mi ha fatto un’ottima impressione, ma sono fuori allenamento, era da marzo che non toccavo palla. Sono spesso a Bologna per motivi di lavoro e ho accettato più che altro per le cene dopo la partita, lì ancora domino.
L'accordo? Ho un sacco di amici qua e alcuni di loro sono anche colleghi nel mondo dell’immobiliare, oltre che giocatori della Ghepard. Me l’hanno buttata lì e ho detto sì. Sono andato a fare un allenamento, con tutti i dolori annessi e connessi, ma ancora mi diverto ed è la sola cosa che conta. All’esordio sono venuti a trovarmi ‘Peppe’ Poeta e Mancinelli.
Dall’eleggibilità al Draft Nba alla Promozione? Sono cose straordinarie, perché passare dal professionismo a un basket senza retribuzioni, dove si gioca per passione e dove può arrivare un compagno in giacca e cravatta direttamente dal lavoro, è autentico e bello. E, al di là del nome della categoria, ci sono ottimi giocatori anche in Promozione.
Bologna? Qui ho passato due anni stupendi, che sono relativamente pochi, ma estremamente significativi, anche al di là del basket. Una volta che ci passi ci rimani legato, perché è una città a misura d’uomo e vivibile. È sempre molto bello tornarci.
Il derby? Quel giorno da buon romano starò con la famiglia. Per non far torti a nessuno resto imparziale e dico che la cosa più importante è che sia tornato il derby in A"


(foto tratta da L'umiltà di Chiamarsi Minors)

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