L'ex bianconero Alessandro Gentile, dopo l'operazione alla mano destra, è pronto per giocarsi le sue carte al camp degli Houston Rockets.
Ecco un estratto delle sue parole a La Stampa, intervistato da Mirco Melloni.

Vivrò il precampionato con gli Houston Rockets di Mike D'Antoni, che possiedono i miei diritti NBA ed entrerò nel mondo delle favole. Male che vada tornerò a casa in ottobre con un sacco di foto-ricordo.
Prima estate senza essere al centro dell'attenzione. Finalmente... Scherzi a parte, ho imparato a convivere con l'attenzione e le critiche, diventai capitano di Milano a 20 anni: se in questo mondo criticano LeBron e Messi, figurarsi Ale Gentile. La gente si aspetta sempre la perfezione, io vorrei essere giudicato solo per le prestazioni e non attraverso luoghi comuni.
Sto bene. Due anni fa, dopo la prima operazione alla mano, tornai in fretta per vincere lo scudetto e il pollice non guarì. Dopo il secondo intervento il dito ha ritrovato stabilità.
La seconda operazione è stata fatta con un anno di ritardo? Sì, ma non accettavo l'idea che il problema fosse tanto serio. Invece lo era. Sfido chiunque a tenere qualcosa in mano senza contare sul pollice.
Sono sereno, voglio mettermi alla prova. Mi godrò la possibilità di allenarmi con Chris Paul, James Harden e Carmelo Anthony.
Quante possibilità ci sono? È un sogno, ne ho parlato con Belinelli: lui ha giocato con Paul e ne parla con una normalità che mi disorienta. Io Paul l'ho visto solo alla Playstation...
Se non arriverà un'offerta di contratto? Tornerò in Europa e cercherò una sistemazione con l'obiettivo di disputare le coppe.
Italia o estero? Più probabile all'estero, dove penso di potermi esprimere più facilmente. In Italia si è creato qualche pregiudizio su di me, pure per colpa mia. L'ultima annata con la Virtus non è stata negativa ma non abbiamo raggiunto i playoff.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91