LBA, GANDINI A GAZZETTA.IT: "IL 50% DI PUBBLICO NEI PALAZZETTI NON BASTA"


L'intervista su Gazzetta.it al presidente della LBA sul rinvio del decreto “aumenta capienze”

Rabbia, incredulità e anche tanto sconforto. Per attendere il decreto relativo all’aumento delle capienze per i palazzetti, portato dal Cts al 50% dal 35% attuale, bisognerà attendere la prossima settimana, quando si riunirà il Consiglio dei Ministri. L’ennesima beffa che spiazza ancora una volta soprattutto il mondo del basket, il cui campionato di Serie A è appena cominciato ma che in questo fine settimana sarà costretto a far entrare al massimo il 35% del pubblico. Umberto Gandini, presidente della Lega, al pari del numero uno della Fip Gianni Petrucci, sta provando in tutti i modi (anche insieme ai vertici della pallavolo, altro sport penalizzato ma che finora non ha ancora dato il via ai campionati che partiranno nel weekend del 9 ottobre) a far capire che così proprio non si può andare più avanti.

Presidente Gandini, perché tutto questo?

“È un grande mistero. In tutta Europa si aumenta sempre più la percentuale di ingresso del pubblico, vicina all’80%, e noi siamo fermi al 35%. Ora poi c’è quest’altro slittamento dei tempi, davvero non riusciamo a capire”.

Eppure nei palazzetti dovrebbe essere anche più facile far rispettare tutte le regole...

“Certo, lo spiegammo anche ad inizio agosto al ministro Speranza quando gli sottoponemmo un progetto per far entrare il 100% del pubblico col Green Pass. Abbiamo pure confezionato un video dove spieghiamo che chi entra nei palazzetti può stare tranquillo. Niente da fare”.

C’è il rischio che col passare del tempo la gente possa disaffezionarsi?

“Un rischio già in atto. Se negli stadi potrà entrare il 75% delle persone e nei palazzetti il 50% è facile che si possa pensare che i palazzetti non siano impianti sicuri, cosa assolutamente non vera e che ci creerà un mare di problemi”.

La speranza è che la prossima settimana almeno si ufficializzi questo benedetto 50%.

“No, è sempre troppo poco. Non ci siamo. Noi chiediamo e chiederemo sempre il 100% di apertura”.

Si chiede il massimo per sperare in una cifra “robusta”...

“Basta leggere le ultime statistiche sul riempimento degli impianti per capire che il 50% è nulla. Se il 75% per il calcio potrebbe al momento andare bene visto che il riempimento medio degli stadi è del 67%, nel basket questo riempimento sale al 73%. Quindi ci aspettiamo dal Consiglio dei Ministri, visto che a livello politico c’è da ogni parte attenzione e interesse per un’apertura sicuramente maggiore del 50%, una decisione in linea con la situazione attuale”.

Restando solo al 50% aumenterebbero i problemi dei club.

“E non di poco. Gli incassi sono vitali per proseguire l’attività, dopo le perdite già sostenute nei mesi scorsi. Per non dire dei club che facevano affidamento sulla liquidità degli abbonamenti”.

Già, le perdite sono davvero enormi. Stanno arrivando i rimborsi per i tamponi, ma le tasse comunque restano...

“Altro capitolo delicato. Lo Stato ci ha rinviato le tasse, non cancellato. Non è esattamente la stessa cosa”.
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