Alla vigilia del match di Treviso, Robert Fultz è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Il KO contro Ravenna. Davanti al nostro pubblico, avanti di 28 punti e contro le "riserve" di Ravenna, non ha né motivazioni né giustificazioni. Forse ci siamo rilassati troppo in fretta e gli avversari hanno preso fiducia. Ma a un certo punto abbiamo avuto una crisi di panico collettiva. In carriera non mi era mai accaduto. Una squadra di veterani come la nostra non può permetterselo.

Cosa ha detto coach Boniciolli in settimana. Ci ha sottolineato l'esigenza di costruire una mentalità forte, stabile e cinica. I veterani e i leader del gruppo devono fare un passo avanti.

Sul nervosismo evidente di Amici e Italiano. Amici è un ragazzo molto focoso, particolare, non facile da gestire. E' stato catapultato a Bologna e, anche a causa dei miei guai fisici, sta faticando molto ad affermarsi in questa squadra in un ruolo non suo. Contro Ravenna era partito molto bene, poi si è fatto prendere dal nervosismo. Non è ancora riuscito a trovare la giusta stabilità. Anche per dinamiche non sue. Il discorso di Italiano è diverso. Magari certe voci legate all'arrivo di Rosselli potrebbero avergli dato fastidio inconsciamente. Ma la maturità di un giocatore dipende anche dalla gestione di queste situazioni.

L'arrivo di Rosselli potrebbe destabilizzare lo spogliatoio? Quando Guido arriverà, vedremo eventuali incompatibilità. La società ha avuto la possibilità di prendere un giocatore che fa gola a chiunque nutra ambizioni di promozione. E' fantascienza pensare che la squadra possa avere problemi per questo. Siamo pagati per dare il meglio.

Treviso non è l'avversario ideale in questo momento? No, anzi. Treviso è una fortissima, ha cominciato molto male ed è in crisi. Vincere in trasferta ci farebbe dimenticare subito il passo falso.

Secondo Sabatini se la Effe andasse sotto i giocatori potrebbero provare a risolverla da soli. Da persona intelligente qual è, Sabatini ha compreso perfettamente il nostro problema.

Sulla pressione dell'ambiente. La Fortitudo dovrà salire a tutti i costi: ci sarà pressione fino a giugno. Dovremo crescere mentalmente. Oggi siamo indietro.

(Foto di Fabio Pozzati / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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