Gregor Fukca, coordinatore tecnico di Academy Fortitudo e nuovo coach dell'under 18, è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole.

Quando ho chiuso ha carriera da giocatore ho subito voluto intraprendere quella di allenatore. Dopo sette anni che alleno ho avuto la possibilità di farlo in Fortitudo e questo penso sia un qualcosa in più perché è una realtà dove ho giocato per tanti anni. Sono molto legato a questo club e la prima volta che ho allenato i ragazzi della Effe ero molto emozionato.
La Fortitudo? E' una società che io ho scelto. Avevo tante offerte e decidere di venire qui poteva sembrare una soluzione di secondo piano dato che non aveva mai vinto. Mi è, però, piaciuta la sfida di far arrivare la mia squadra alla stessa gloria che allora avevano Milano e la Virtus. Se devo essere sincero che ha fatto la differenza è che più facile innamorarsi dell'Aquila che di tutte le altre realtà, perché la Fortitudo è una comunità abitata da un popolo e per questa particolarità è un patrimonio unico del basket italiano.
Domenica sarà a Treviso? No, perché facciamo allenamento con i ragazzi.
Allenamenti anche di domenica? Bisogna lavorare e riposare. Il problema in Italia è il tempo perché i ragazzi sono molto impegnati con la scuola per cui dobbiamo sfruttare tutti gli spazi che si possono creare oltre lo studio.
La nostra premura è fare in modo che i giovani migliorino il più possibile e vedere se possono, un domani, essere pronti per la prima squadra. All'Academy abbiamo ben chiaro che se i ragazzi crescono allora si alza anche il rendimento del gruppo in cui giocano.
Qualche lungo che l'ha sorpresa dal progetto lunghi della FIP? Tutti perché ho trovato tanto talento, ma il problema vero è che loro non hanno spazio e noi li coltiviamo troppo poco. Se devo fare due nomi dico Matteo Berti della Virtus e Mezzanotte di Trento. Sono giocatori molto futuribili con moltissime possibilità, ma per loro non è facile avere spazio oggi in serie A.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91