ETERNEDILE BOLOGNA

Candi - voto 6 – (3pti, -, 0/4, 1/3) - Non ci fosse quel problemino del dover ogni tanto provare a far canestro, si andrebbe anche bene, giocando a testa alta e guardando laddove c’è bisogno di guardare.
Flowers - voto 7,5 – (16pti, -, 2/5, 4/5) - Qualcuno gli spieghi chi è Ludovico Peregrini. Perché quando si trova davanti ad avversari, quando difende, signornoeggia alla grande, trovando piano piano la strada, poi, per mettere triple fino alla fine, tabellando la differenza canestri.
Raucci - voto 6 – (5pti, 2/2, -, 1/1) – Si contunde proprio quando aveva trovato la sintonizzazione giusta. Prima, ancora non aveva capito dove andare a sbianchettar avversari.
Italiano - voto 6,5 – (7pti, 0/2, 2/3, 1/5) - Fra le maschere che un uomo può indossare ricordiamo l'argilla. Fra le maschere che un uomo può indossare come non citare il bronzo? C'è la maschera di ferro, C'è la maschera di Pippo, poi c’è la sua, che spaventa gli avversari e in attacco, quando serve, si avvita e fa quel che serve. Poi eccede, e Boniciolli perde anni di vita.
Daniel - voto 7,5 – (24pti, 8/10, 8/11, -) - arte padrone del campo come certe vecchie che, a Messa, dirigono l’orchestra dei canti che nemmeno Peppe Vessicchio a Sanremo. Poi i falli, un po’ di deconcentrazione, le cavallette, etc. Ci fosse continuità, chiaro che sarebbe altra roba.
Sorrentino - voto 6,5 – (6pti, -, 3/3, 0/2) - Archiviando i suoi atroci gusti musicali, e restando a casa propria, c’è meno Gigi D’Alessio e abbastanza Tullio De Piscopo, per come tambureggia e ritmeggia dando ordine, ma anche discreta verticalità. alelaibumbum.
Montano - voto 5,5 – (2pti, -, 1/2, 0/3) - Sette anni prima di occupare una culla, Battiato cantava di Risveglio di primavera. Andarla a riprendere, perché da un po’ a questa parte la mira necessita di corroboranti e rinnovate ispirazioni.
Carraretto - voto 6,5 – (9pti, 2/2, 2/2, 1/2) - Resta a guardare, come quegli anziani sulle panchine che vedono i ragazzini giocare. Poi, quando capisce che c’è bisogno, si alza, mette due cesti, e torna al suo posto.
Amoroso - voto NG – (0pti, -, -, 0/2) – Riassaggia la pugna.
Quaglia - voto 6 – (2pti, -, 1/2, 0/1) - Dietro lavora discretamente, davanti fa più che altro la sponda. Prosoki parakalo: evitare di finire sempre sulla direzione di chi sta penetrando.


REMER TREVIGLIO

Marino - voto 5,5 – (7pti, 2/4, 1/3, 1/8) - Fin troppo arrembante, lasciando a casa l’ordine e la disciplina.
Kyzlink - voto 5 – (9pti -, 3/6, 1/6) - Due sfondamenti ai primi due possessi, la famiglia Siffredi, dal reality show, ne chiede informazioni.
Sorokas - voto 6,5 – (16pti, 2/2, 7/11, 0/2) - Il migliore dei suoi, facendo più o meno un po’ di tutto.
Chillo - voto 5,5 – (5pti, -, 1/6, 1/2) - Un po’ di tremarella, ci sta.
Rossi - voto 5 – (2pti, -, 1/5, -) - Non vede targhe altrui, dietro.
Savoldelli - voto NG
Tambone - voto 6 – (10pti, 2/2, 1/5, 2/7) - Parte alla grande, poi la mano resta in tasca.
Turel - voto 6 – (8pti, 2/3, -, 2/5) - Forse lo potevano cercare un po’ di più.
Spatti - voto NG


VERBA MANENT

Boniciolli - Avversari consistenti, ma per una volta fatemi parlare dei miei, che hanno fatto una grande partita dopo una settimana di lavoro che dopo Ravenna è diventata sicumera. Merito loro: presentando la partita, avevo detto che venivamo da giorni complessi, non tanto per l’impegno ma dal punto di vista mentale. Tutti avviliti, deconcentrati, si percepiva la delusione e la paura di non farcela. E il compito di chi ha più anni, più chili e meno capelli, è quello di tranquillizzare: anche solo una parola sbagliata poteva mandare tutto a scatafascio, e noi i playoff ce li meritiamo. Abbiamo tenuto a 57 chi ne aveva fatti 94 a Roseto, con una prova difensiva ai limiti della perfezione. E abbiamo attaccato con attenzione, perdendo poche volte il filo della partita: nell’ultima azione forse per colpa mia non è stato chiaro chi doveva tirare tra Carraretto e Flowers, è arrivata la palla a Flowers, ed è arrivata la prima culata della stagione. Dopo mesi di sfiga, “lo foco tuo nella morte mia”, e ora succede per la prima volta una botta di culo, peraltro tirata da chi ha tiro e posizione. Sono scaramantico, questo mi accende un po’ di speranza: abbiamo 4 partite contro 4 eccellenti squadre, nessuna di queste non è alla nostra portata. Il destino è nelle nostre mani, buttare tutto a mare sarebbe un peccato davanti ad un pubblico da Eurolega. Non c’è stato un momento di disapprovazione, e noi qui siamo difficilmente battibili. Amoroso quando ha capito che Raucci era fuori, che Italiano si è messo a fare Magic e che Dio lo strafulmini, si è messo a disposizione. Se questa è la disponibilità di un veterano che poteva invece risparmiarsi in previsione della prossima stagione, allora sono tranquillo. Noi all’andata a Treviglio perdemmo senza Flowers, non mia zia Carolina, quindi la Pasqua arriva nel miglior modo possibile, preparandoci ad un rush finale dove vedremo chi sarà il più bravo. Candi? Ha sbagliato tiri che a volte segna, e che l’anno scorso non era nei 10 in quarta serie. Ha 19 anni, ci sono squadre di A1 che parlano con i suoi agenti: se giocasse sempre ad alto livello sarebbe nel prossimo draft. I suoi alti e bassi sono il motivo per cui siamo qui: noi siamo la Fortitudo, questo ci rende orgogliosi, ma non abbiamo fatto la squadra che magari ci si poteva aspettare, simil Verona. Sono orgoglioso di questa scelta condivisa con la società, pensando al domani che io ci sia o no, e che l’allenatore dell’anno venturo non dovrà sfogliare gli almanacchi per prenderne nove, ma che ha organico garantito e con italiani che hanno già fatto grande esperienza. Noi ora ragioniamo nei termini di chi pensa “la Fortitudo ha un roster lungo”, ma non fossimo stati promossi, l’anno scorso, dei nostri italiani nessuno sarebbe stato portato via da squadre di A2. Se ora sono giocatori da A2 è perché hanno faticato. Un mio fortunato collega ha fatto spendere 500 mila euro per un play, e quando vince gli dicono “bravo”: anche io potrei lamentarmi e mettere il muso se non mi comprano giocatori, ma abbiamo iniziato con almeno sei giocatori che non avrebbero avuto una chance di giocare in A2 se non con noi. Le mie convinzioni, il loro lavoro, e ora troveranno posto in due categorie sopra a dove erano abituati: Quaglia giocava in serie C, dove con tre chili in meno giocherei anche io, e ora è in A2 e fa 20’. Senza un americano, e con una punta italiana arrivata solo perché non costava l’appartamento, a Treviglio abbiamo perso di 16: ora gli sforzi di tutti, e con Amoroso arrivato perché Iannilli si è stufato, questo è stato un grande cammino. Sono arrivato che eravamo 0-2 con Costa Volpino, ora se arrivassimo nei playoff sarebbe un cammino indimenticabile, con giocatori che non avevano mercato in questa categoria.

Sorrentino - Ho avuto un leggero virus influenzale che mi aveva debilitato e che sta prendendo un po’ tutti noi. Ma ho saltato solo mezza giornata, quando poi giochi queste partite scatta quel qualcosa che ti fa andare anche al di là della stanchezza. Non è che stessi poi tanto male, solo un piccolo stop ma stasera era fondamentale vincere e cacciare quella grinta che era fondamentale per portarla a casa in qualsiasi modo. Sulla tripla finale? Flowers non ha nemmeno esultato, mancava ancora un secondo, poi è stato un mix di emozioni. E’ stato bello riuscire a superare quel gap che ci permettesse di superarli nella classifica avulsa. Un pizzico di fortuna anche per noi. L’antisportivo? Ho parlato con l’arbitro per un chiarimento, per me va chiamato se c’è un fallo pesante lontano dalla palla, io sono scivolato e mi era sembrato un fallo normale, specie in quella condizione. Colloquio tranquillo, stavo solo cercando la palla. E’ andata bene, dimentichiamo tutto. Ora quanto può cambiare a livello psicologico? Importante per il morale, specie dopo la sconfitta a Ravenna era fondamentale vincere per raggiungerli, era uno scontro diretto. Ma non è ancora finita: andiamo ad alti e bassi, ma l'impegno c'è sempre stato.

Verdemati - Siamo stati in partita fino a 5’, ma non giocando bene. Meriti alla Fortitudo, che sapevamo avrebbe giocato in modo aggressivo ma che non ci ha permesso di attaccare nel modo migliore. Abbiamo giocato in modo generoso, ma abbiamo sbagliato tiri aperti e abbiamo concesso canestri alla sirena dove è mancata la nostra concentrazione. Peccato per la differenza canestri, questione di episodi che non sono girati dalla nostra parte: spero non sia decisiva, difficile che arriveremo tutti insieme, ma ogni punto conta.

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PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE