Lamma - voto 5,5 – (2pti, -, 1/2, 0/2) – Non è la sua giornata, e il -5 di valutazione lo dice. Come se l’assenza
di Cittadini gli togliesse certezze, e lo costringesse ad un diverso
copione: ci si abitua a fatica, cinque perse, rivedibile.

Muro - voto 6,5 – (18pti, 6/6, 6/7, 0/5) – Si fa prendere dal nervosismo nelle prime battute, e deve essere volata
tanta camomilla, nell’intervallo, per farlo tornare in campo con idee
più chiare. Attacca il canestro, e anche se non gli va dentro il tiro da
fuori muove a lungo il tabellino.

Malaventura - voto 6,5 – (15pti, 4/4, 1/5, 3/5) – Forza qualcosa, buttandosi in penetrazione accorgendosi tardi
che, senza Cittadini, non è che le acque si aprano in stile mar Rosso.
Ci mette però cinque assist, e non molla mai.

Gigena - voto 7 – (21pti, 7/9, 4/6, 2/5) – Dieci rimbalzi, 35 di valutazione, a lungo unico biancoblu a lottare in
area, in totale solitudine. Si guarda attorno, chiedendo aiuto a gente
che solo nel secondo tempo prova a dargliene. Ritrova il tiro pesante, e
alla fine diventa match winner.

Quaglia - voto 5,5 – (7pti, 1/2, 3/5, -) – Il suo primo rimbalzo, a metà terzo quarto, viene accolto quasi da una
ovazione. Barbieri se lo mangia, e questo ci poteva anche stare: sotto
le plance, però, per ora sono centimetri buttati via. Se non altro,
segnali di vita nell’ultimo quarto.

Sorrentino - voto 6 – (3pti, -, -, 1/2) - Una tripla per il 69 pari unica nota offensiva degna di nota, ma è anche
vero che ci mette altruismo (4 assist) e tentativi di difesa. A sprazzi.

Losi - voto 6 – (2pti, -, 1/1, 0/2) - Mette pressione difensiva senza cercar mai di forzar spartiti già designati,
appoggia a canestro il suo primo cesto in maglia F e ha braccino quando
ci prova da fuori.

Genovese - voto 5 – (0pti, -, -, 0/2) – Il valore aggiunto, magari, sarà la prossima volta. Oggi galleggia in campo
senza capire bene da che parte sbattere la testa.

Borra - voto 5,5 – (4pti, 0/1, 2/2, -) - Due schiacciate imboccato fin dentro l’esofago, zero rimbalzi. E dire
che a quelle altezze qualcosa dovrebbe passare.



BITUMCALOR TRENTO


Ferri - voto 6,5 – (18pti, 2/2, 5/8, 2/6) – Tanto lavoro per molti minuti, si perde per strada nel finale.

Becerra - voto 6,5 – (17pti, -, 7/10, 1/2) – Ira di Dio nel primo tempo, bravo a scappare in contropiede quando
serve, viene meglio contenuto dopo la pausa.

Gentile - voto 5,5 – (11pti, 4/4, 2/6, 1/5) – A lungo il miglior esterno della Fortitudo, si risveglia per cinque
punti nell’ultimo quarto che quasi la vincono.

Facenda - voto 5,5 – (12pti, -, 3/5, 2/5) – Si mangia il canestro del -1 nell’ultimo minuto di gioco, quando avrebbe
potuto schiacciare con i gomiti.

Barbieri - voto 6,5 – (9pti, 3/4, 3/6, -) – Quattordici rimbalzi, quasi giocando sulle altrui teste, anche se in
attacco non riesce del tutto a sfondare.

Natali - voto 6 – (4pti, -, 2/3, 0/3) – Sbaglia la tripla del pareggio, ma buon lavoro a rimbalzo, soprattutto.

Fiorito - voto 5 – Chi?

Ferrienti - voto 5 – (0pti, -, 0/3, 0/2) – Occasioni ne ha, la mano è rimasta sulla A22.


VERBA MANENT

Finelli - Complimenti a Trento, che veniva da un ottimo momento, ha giocato con fiducia, coraggio e
aggressività. Noi affrontavamo per la prima volta questa emergenza, che
sarà abitudine per le prossime partite: bene i miei per la concretezza
che hanno dimostrato nell’uscire da un momento difficile, e un -12 non
semplice. Ottima difesa nel secondo tempo, 29 punti subiti, con grande
intensità e abnegazione, tuffi sulle palle vaganti e il pubblico che
apprezzava: quello che è mancato nel primo quarto, soprattutto, quando
ne abbiamo presi 26. Non abbiamo avuto buone percentuali da 3, al di
sotto dei nostri standard, meglio da 2 e nelle palle recuperate.
Complimenti a Quaglia per la concretezza dei suoi 25’, dove ha fatto
ottime cose difensive su Barbieri e si è fatto trovare pronto sugli
scarichi. Da migliorare i rimbalzi, con atteggiamento poco determinato
all’inizio, e un -17 eccessivo alla fine: onestamente possiamo
migliorare, specie nell’andare a rimbalzo difensivo con tutti e cinque,
usando meglio il tagliafuori. Non è semplice, però, convertire la
mentalità di giocatori poco abituati a questo: servirà tanto lavoro,
perché una guardia può pensare a correre in contropiede e non andare a
dare una mano ai nostri lunghi. Questo sarà un aspetto decisivo a Forlì,
dove affrontiamo una squadra molto vitale: per ora ci teniamo i due
punti, e lavoriamo in palestra. E non dimentichiamo che oggi avevamo di
fronte Barbieri, che ha esperienza tripla rispetto ai nostri Quaglia e
Borra: io però li apprezzo, perché hanno fatto meglio di quello che è il
loro potenziale attuale. Cittadini ci manca su entrambe le metà campo,
per come apre i giochi in attacco e per come intimidisce dietro: è una
assenza pesante, ma ce lo dobbiamo dimenticare per essere ancora più
completi e forti quando rientrerà. Ma ho visto segnali positivi: la
duttilità, i quintetti piccoli, la concretezza quando serviva, vedi
anche la difesa fuori ruolo di Lamma su Facenda.



Esposito - Abbiamo giocato la partita che volevamo: anche oltre le aspettative nel primo quarto,
volevamo arrivare punto a punto e per questo sono più che soddisfatto.
Se manca qualche giocatore importante altri devono fare di più: ci
mancava Ghedini, ma alla fine tutti hanno dato il massimo contro una
grandissima squadra. C’è da lavorare, non sarà sempre la Fortitudo. Ho
rotazioni limitate, ho anche provato quasi ad entrare in campo e ho
rischiato un tecnico, ma sono contento comunque. L’accoglienza? Proprio
male qui non ho fatto, ecco, fa piacere e sono emozionato, anche se me
la avevano annunciata. Avrei preferito i due punti, però.
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CLIMAMIO - ARMANI MILANO, GARA 1, 77-70