Nemmeno il tempo di parlar di culate, ed ecco subito che la sfiga (Freak Antoni ne sapeva a pacchi, ed era anche fortitudino) ci vede benissimo colpendo Davide Raucci più di quanto non si fosse immaginato, in prima battuta. Stop di 40gg, con inevitabili mani nei capelli - teorici - per Boniciolli, che ora si ritrova a dover ricostruire tutte le gestioni difensive della squadra, privo dell'uomo che dietro poteva tamponargli, e bene, quattro diversi spot. Bene ma non benissimo, ecco.

Però non è il solo oggetto di discussione, in casa Fortitudo, dopo un weekend fatto di messaggi più o meno velati, e impressioni di non più tanta unità dal vertice in giù. D'altra parte, se prima Boniciolli parla di va bene i risultati, ma guardate meno alla cronaca e a quello che stiamo facendo e poi Muratori (che intanto allontana la gestione del PalaSavena, confermando quello che già da due mesi si supponeva) replica con un mi aspettavo più risultati, la dicotomia è chiara. Il problema è capire quali siano, questi risultati aspettati, da parte di chi per mesi aveva messo in priorità la crescita del gruppo, la formazione di Candi, il non voler stravizi considerando l'imbuto che porterà ad una sola promozione. Qualche accenno al "se arriviamo ai playoff ci divertiremo", all'esperienza di Udine (dove però si partiva dall'ottavo posto: qui, con i due gironi, essere ottavi significherebbe più o meno essere sedicesimi, quindi con scalata più ripida), ma nessun obiettivo dichiaratamente volto alla promozione o simile.

Le cose, però, pare siano cambiate: un po' il buon rendimento della squadra, specie in casa, un po' l'impressione che sarebbe bastata solo un po' di fortuna per essere al pari delle prime, un po' l'arrivo di Amoroso che in teoria avrebbe dovuto fare il salto di qualità, ed ecco che l'asticella di colpo si è alzata. Facendo però i conti con quelli che sono i limiti consapevoli della truppa: non si può dire prima facciamo crescere Candi costi quel che costi, per intenderci, e poi magari accorgersi che i peccati previsti di gioventù possono averti fatto perdere una partita. E, ora, è da capire cosa ci si aspetti.

Intanto, non serve uno studioso di egittologia per interpretare l'ultima conferenza stampa di Boniciolli, dove alcune parole sono sembrate non del tutto prevedibili da parte di chi un contratto per l'anno prossimo ce lo ha eccome. Facendo notare e rimarcando il chi verrà il prossimo anno eccetera: vero che il futuro nello sport è sempre una ipotesi, ma non è da escludere che, a fine stagione, tante cose potranno essere ridiscusse alla luce di quello che capiterà sul campo. Sicuramente lo sprint, non solo agonistico, è partito.

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