POMPEA BOLOGNA

Fantinelli - voto 7,5 – (11pti, -, 4/5, 1/1) - La migliore, più o meno, nella partita in cui l’assenza di Stipcevic lo obbliga a giocare senza rete di protezione. Capisce dove andare a fare male ad una indolente Milano, ci va spesso e volentieri.
Robertson - voto 7 – (16pti, 3/5, 2/4, 3/9) - Si riprende da un eccesso di ferri iniziale facendo prima il play aggiunto, poi andando con la raffica che cambia e non poco l’andamento della partita.
Aradori - voto 7 – (13pti, 2/4, 4/8, 1/3) - Cerca di sbattersi dove c’è bisogno di sbattersi, cedendo qualche cosa dietro ma bravo, davanti, a non chiedere laddove non c’era bisogno di salti mortali.
Leunen - voto 7 – (9pti, -, 0/1, 3/6) - Ok che non si avvicina più a canestro, ma se dalla sua mano arrivano le triple che fanno la differenza, nel terzo quarto, allora si dia pure al ruolo di guardia.
Sims - voto 8 – (17pti, 5/7, 6/12, -) - Non si spaventa davanti a niente e nessuno, doppia doppia, e dimostrazione che se la testa è connessa potrebbe non essercene per nessuno, o quasi.
Cinciarini D - voto 6,5 – (6pti, 2/2, 2/4, -) - Andrà a battere la stecca al fratello.
Dellosto - voto 6 – (0pti, -, 0/1, -) – Prima azione sul parquet del Paladozza, stoppata a Rodriguez. Yuppies.
Mancinelli - voto 7 – (9pti, 3/4, 3/6, 0/2) - Unico reduce di quella serie di tre lustri fa, si sente giovane e balza come, appunto, quando aveva 22 anni.
Daniel - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/1, -) – Timidi segni di reazione, ma anche costanti svarioni dietro, quando c’è da chiudere le altrui corse a rimbalzo.


ARMANI MILANO

Rodriguez - voto 4 – (8pti, 1/2, 2/6, 1/6) - Capisce troppo tardi, ammesso che lo capisca, che non è il caso di gigioneggiare troppo.
Moraschini - voto 4,5 – (0pti, 0/2, 0/4, 0/1) - Emozione, paura, chissà.
Micov - voto 4,5 – (2pti, -, 1/5, 0/1) - Non perviene proprio.
Brooks - voto 6 – (14pti, 2/3, 3/5, 2/2) - Troppo a sprazzi.
Tarczewski - voto 5 – (4pti, -, 2/3, -) – Solo di esplosione, ma con le schiacciate e basta non si vince.
Cinciarini A - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, 0/1) - Ci vediamo a casa, gli dice il fratello.
Roll - voto 6,5 – (12pti, -, 3/4, 2/5) – Uno dei pochi che prova a riaprirla.
Nedovic - voto 7 – (23pti, 4/5, 5/7, 3/9) – Ultimo, forse unico, a non arrendersi.
Scola - voto 5,5 – (7pti, 0/2, 2/4, 1/1) – Sonnacchioso.
Biligha - voto 5 – (4pti, 2/2, 1/4, -) – Fin troppo piantato.
Burns - voto 6 – (4pti, -, 2/4, -) – Vitalità in altri assente.




VERBA MANENT

Martino - Chiaramente molto contento per la prestazione, che ha portato alla vittoria. I ragazzi si sono applicati al massimo, e questo era l’unico modo per battere Milano: essere concentrati, energici, e tutti lo hanno fatto, da chi ha giocato di più a Dellosto. Vittoria speciale in una atmosfera incredibile contro una squadra dal blasone importante, giocatori che stanno facendo la storia della pallacanestro europea e un allenatore di fama. Motivo di grande soddisfazione per me e per la società, mi auguro che la vittoria ci dia la convinzione che possiamo e dobbiamo essere sempre non dico quelli di oggi, ma una via di mezzo tra questa partita e quella di Cremona. Cosa mi è piaciuto oggi? La voglia di combattere, con la lucidità di fare quello che avevamo preparato, alzando i ritmi, attaccandoli per non farci battere dalla loro fisicità, e i ragazzi lo hanno fatto per tutti i 40’. Bello avere i punti distribuiti, abbiamo sei giocatori con almeno 9 punti ma anche 17 assist, a prova che la gente vuole aiutarsi, ed è qualcosa che dobbiamo cavalcare. La vittoria più imporante della carriera? I miei assistenti hanno detto che sono 1-0 contro Messina, quindi mi dovrei ritirare imbattuto e al ritorno fare allenare Comuzzo… scherzi a parte, è una giornata speciale, non faccio classifiche di importanza. Ieri si parlava di quando la Fortitudo era in serie B, oggi battiamo Milano, è un orgoglio per tutti. Non avevo dubbi prima della partita, avevo solo voglia di vedere dei miglioramenti anche se sapevo che Milano è talmente forte da poter rendere non analizzabile eventuali progressi. Invece abbiamo tenuto sotto ogni punto di vista, riconoscendo che loro potevano essere stanchi e poco lucidi, ma noi siamo stati bravi ad esaltarci. Singoli? Non mi va di parlarne, a Cremona avevo parlato di Daniel in quanto ex: sono comunque molto contento di quello che ha fatto, si è sbattuto ed è stato presente, tanto che l’ho lasciato in campo anche con 4 falli. Quello che va riconosciuto è che abbiamo battuto Milano di squadra, ed è l’unico modo per batterla. Abbiamo giocatori che possono sapere interpretare le partite, oggi lo abbiamo fatto alzando il ritmo, non facendoli schierare: io alla squadra chiedo di raggiungere un livello di prestazione medio, a Cremona siamo stati condizionati da 6-7 minuti di passaggio a vuoto, roba che ci fa sembrare peggio di quello che siamo e che fa cambiare l’inerzia e la fiducia. Basterebbe poco per gestirle bene, oggi e con Venezia lo abbiamo dimostrato facendo anche più di quanto non siamo, al contrario. Lo dico per me, per la società, ma anche per i ragazzi, dato che mi dispiace quando paiono inadeguati. Non lo sono, e oggi si è visto.

Messina - Non una buona partita. E’ dall’inizio dell’anno che facciamo fatica a giocare due partite di fila, e le buone cose in Eurolega non ci hanno illuso. Non è la prima volta che arriviamo svuotati in trasferta, e loro sono stati molto ordinati e ben preparati, strameritando la vittoria. Dopo un primo tempo come questo ci sarebbe da buttare tutto, non lo facciamo, cerchiamo di capire quali sono le ragioni. E’ lampante che ci sono tante cose da aggiustare, a questo punto non so nemmeno se ci qualificheremo per la Coppa Italia, sarei un incosciente se non fossi preoccupato.

Il video, grazie a Sportpress.

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CLIMAMIO - ARMANI MILANO, GARA 1, 77-70