Ah che bello, ah che gioia, accorgersi proprio nel momento peggiore che ogni tanto una rimonta può essere non solo l’appaiarsi agli avversari ma anche stordirli e renderli impossibilitati a qualsiasi reazione. La Fortitudo che chiude il Palasport di Rimini riconsegnandolo alla Romagna si era trovata al limite del kot, torturata da altrui triple che avevano fatto saltare il solito classico banco fatto di pressing a metà campo e speranza di tenere il punteggio sempre basso. Spazzata via fino al 48-60, vai te a scoprire da dove siano state trovate le risorse per girare in modo impressionante il trend: 29-9 da lì in poi, nei successivi 13’, rendendo il finale di partita una festa e nemmeno tanto una volata. Bene, bravi, e che l’universo mondo azzeri tutte quelle conversazioni e tutte quelle conclusioni che erano state tratte nell’emisfero del 105 prima che la marea cambiasse.Emozioni su emozioni, in una gara che specifica quelle che sono le caratteristiche principali di questa squadra, alla terza partita in sei giorni e con Montano che si spera possa rientrare per domenica prossima. Intanto, questa squadra vive solo ed esclusivamente di difesa: se le cose girano, se i denti addentano, se le mandibole afferrano e se le mascelle masticano (ammesso che l’organizzazione del fagocitar cibi sia questa), allora tutto va poi di conseguenza e anche l’attacco funziona come deve funzionare. Se dietro per un qualche motivo vengono lasciati buchi, o le avversarie questi buchi li trovano, tutto diventa un problema. Sarà la poca esperienza collettiva di categoria, sarà il non essere ancora ben consci di cosa sia questo livello e la propria identità, ma alla fine sarebbe bastato davvero poco per essere 3-0 senza aver mai messo piede al Paladozza. Ora, che si vada a Trieste sapendo di poter contare su determinate caratteristiche, per poi finalmente ricordare dove sia casa propria. Quella vera.

Sui singoli, poco da raccontare: questa è una squadra dove il collettivo domina anche se le cifre offrono disparità che in B2 non c’erano, perché la difesa è roba dove tutti devono portar mattoncini, per cui poco altro da raccontare. E poi, in particolare, ora sarà da capire che fare di Radic, che bussa a meno denari dell’iniziale titolare e che sta viaggiando a cifre, ecco, non proprio da gettonaro. Sarà il tormentone delle prossime settimane, tutto qua.

Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore - La grinta di Flowers a chiamare a raccolta i 2564 dichiarati nel momento di iniziare la rimonta, e tutta la voglia di girare la tendenza. Con particolar menzione a Italiano e Raucci, che non sentono le differenze fisiche con i dirimpettai e girano la partita verso le curve a loro favorevoli. E tutto il resto.

Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Poteva essere rubrica piena zeppa di roba, al 27’. Poi è giusto che tutto quel che c’era sia stato cancellato. Piuttosto, sui social i tifosi hanno lamentato che Sky avrebbe segato gli ultimi attimi della partita, come si trattasse di un Franco Lauro qualunque. Anche in pay si deve soffrire?

(FOTO VALENTINO ORSINI - MILLECUORI ROSSOBLU)

MAGIKA, VITTORIA A PALERMO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE