La "guerra" tra Fossa dei Leoni e FIP sulla questione dell'inno nazionale, di cui si discute da settembre, dovrebbe essere terminata. Domenica infatti la tifoseria organizzata Fortitudo non ha cantato sopra le note dell'inno di Mameli, ma ha esposto uno striscione: Piegati ma non sconfitti dalle vostre gabelle... FIPOCRITI.
La questione avrebbe potuto finire così, ma ieri le polemiche si sono nuovamente scatenate perché la società è stata multata di 495 euro per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri e per esposizione di uno striscione offensivo. Il totale da inizio stagione sale quindi a 1695 euro.
Onestamente, che lo striscione esposto domenica venisse notato e sanzionato era prevedibile, visto il precedente di Trento: nell'aprile scorso per un "due aste" con la scritta Morti di FIBA l'Aquila Basket venne multata di 750 euro.

Sulla legittimità o meno di tali multe si può ovviamente discutere, e da ieri pomeriggio si discute molto, anche sui social network. L'irrogazione di una sanzione e il suo ammontare vengono decisi dal Giudice Sportivo FIP, sulla base del referto arbitrale in base alla complessa casistica prevista dall'Art. 27 del Regolamento di Giustizia, che fissa anche i massimali delle singole multe per i vari campionati. Nel caso in questione, il regolamento parla di Esposizione di striscioni non consentiti, perché offensivi e/o di incitamento alla violenza. Scrivere FIPOCRITI si può considerare offensivo? E morti di FIBA? Ognuno ovviamente risponderà come preferisce, la FIP ha deciso di sì. E per i comportamenti del pubblico, di qualsiasi tipo, è sempre la società a pagare.

Il video del prepartita di Fortitudo-Trieste - realizzato da Laura Tommasini di Sportpress - contenente lo striscione "incriminato".

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