Bolgia delle bolge, per la Fortitudo che porta a casa gara 4 e si procaccia una semifinale forse non prevista dieci giorni fa ma, alla resa dei conti, meritata. Dopo la più classica delle partite double face, beccandone di ogni nel primo tempo e tenendo però Cento sotto i 20 segnati dopo l’intervallo, e andandola a vincere difendendo come mai – ma ormai lo si è capito che ora ce n’è – in stagione. E allora tutto peace and love, in attesa di ripartire, già domenica. Molto nervosismo, qualche battibecco a fine gara tra la panchina centese e il pubblico retrostante, ma sono playoff.

Si parte con più Cento che Fortitudo, dato che da una parte c’è solo Candussi e dall’altra i fuochi d’artificio dall’arco. Solo un attimo di impatto, figlio anche del fatto che qualcuno le triple assurde di tabella le mette (Cucci) e altri (Marks) no, ma la Benedetto dall’arco ha più roba, la Fortitudo fatica a seguire, quindi dal 15 pari si va avanti con vantaggio esterno, 24-20 al 10’.

Poi non segna più nessuno, e la Fortitudo pur sprecando l’impossibile riesce quatta quatta a rimettersi pari, a quota 24. Ma sbuca Marks, che segna anche lui di tabella – sarà la giornata – e sono 12 di fila per rimettere il barometro verso la provincia. Si scaldano animi, ugole e fischietti, la Effe batte e Cento ribatte, Fantinelli battibecca un po’ troppo, la Benedetto fa +9 ma si carica di falli, 49-40 al 20’ con 11 triple centesi già infilate.

Non sempre pronta nello sfruttare a pieno i momenti in cui Cento torna sulla terra, la Fortitudo riesce comunque con tre sberle da fuori a rientrare da un effimero -10, e tra esagerati tecnici collettivi, contatti valutati un tanto al chilo, varie ed eventuali, è la rivincita dei gregari. Cento non sa dove sbattere la testa, Fantinelli sì, 60-57 interno al 30’.

Nervosismo nello spicchio di pubblico centese, mentre la seconda tripla in stagione di Barbante sembra un buon auspicio per finirla in maniera positiva. Si resta però nel più canonico dei punto a punto, peraltro segnandone uno ogni tanto, con un cesto di Aradori che tra ferri sparsi sembra il classico gol a sparigliare l’altrimenti 0-0. Cento torna avanti, si abbassano i quintetti da entrambe le parti, Archie si vede sputare un possibile +4 ma Bologna spreca dall’altra parte. Bravo Italiano ad accentuare un contatto che gli procura un fallo a favore difendendo, e poi a scucchiaiare a 14” il cesto del +1. Tomassini cicca, tutti a Cremona.

(Foto Mauro Donati)

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