Germani Brescia - Virtus Segafredo Bologna 97-83 (26-17 46-37 68-56)

Brescia ancora amara per la Virtus, al termine di una partita che costerà molto ben più della sconfitta nel corso della stagione. Le V nere partono male e sprofondano sotto di 11 già nel primo quarto, la reazione è furente con Ale Gentile che vede e provvede, ma un infortunio muscolare la blocca prima della pausa lunga. Non è una resa anticipata, la squadra si ripresenta vogliosa alla ripartenza ma non è sufficiente la voglia, servono energie e uomini a cui andare quando conta, l’architrave virtussina in quel momento è già tutta in borghese a guardare, ad Aradori segue Ale Gentile, ed ora nonostante la sosta per le nazionali sarà dura ritrovare la squadra al proprio meglio. Il merito della Leonessa è quella di affidarsi ad una zona che può prendere imbarcate dall’arco ma riduce le folate al ferro, la Virtus da 2 è un pianto e quando deve approfittarne dall’arco nulla ci trova. Ad ogni tentativo di rientro ci si imbatte in Michele Vitali, se non è una bomba spaccagambe son liberi lucrati con intelligenza. Finisce anzitempo, ci si è provato, ma le assenze son state troppo pesanti.
C’è Umeh al posto dell’assente Aradori, Baldi Rossi da 4 ed il resto son facce note per Ramagli, Diana sorprende con Moore al posto di Michele Vitali. Si segna col contagocce, per le V nere a lungo solo Lafayette, la cosa buona sono i 2 falli anticipati di Hunt che lascia velocemente il campo per Ortner. La zona bresciana fatica ad essere letta dando spazi per ripartenze con punti semplici, la prima fuga dice +6, il bonus bruciato anzitempo è ossigeno per i lombardi che mantengono 2 possessi di vantaggio per vari minuti. Aperto il fuoco dall’arco con Michele Vitali e Traini, le V nere scendono a -11, limato a 9 alla prima pausa gettando ben 5 liberi e mancando di energia, l’unico a notarsi in questo è Ndoja, che aiuta nel momento peggiore.
La Segafredo non si disunisce, con Ale Gentile, pure con bomba, ricuce, il terzo fallo di Lafayette è però una tegola quando mancano oltre 27’. La difesa sale di tono dando fiducia anche davanti, impatta Lawson dall’arco con un parziale da 6-15 in 4’ quando Ramagli tenta la carta del doppio lungo. Brescia ha di nuovo luce da M. Vitali ma la botta in casa Virtus è l’infortunio di Ale Gentile al 19’, pure lui guaio muscolare, esce tra le lacrime. E come d’incanto si ripiove sul -9, come se questi 10’ non si fossero giocati, lasciando frastornata tutta la squadra col danno subito da Ale che in 5 giorni si somma a quello di Aradori. Brescia spreca dall’arco ma da 2 e ai liberi non perdona, V nere sotto a rimbalzo e in 10’ mai in lunetta.
Con le bombe la Virtus è di nuovo in scia a -1, lo stesso schema lo persegue la Germani e quando entrano quelle di un fin lì anonimo Laudry e quella di Luca Vitali, sempre volutamente battezzato da Ramagli, si è sempre sul fatidico -9. La forza di reazione bianconera pare esaurirsi così come le energie, Brescia è cinica facendo pagare ai liberi ogni ritardo difensivo che siglano il massimo vantaggio proprio sulla sirena dell’ultima pausa.
Brescia gioca come se avesse già vinto quando potrebbe chiuderla anzitempo, la Virtus non ci sta e a metà frazione è a -7 con piccole cose da tutti, punti da Umeh e Lafayette, ma anche Baldi Rossi si iscrive alla partita nell’ultimo quarto. 3 triple a fila, ispirate dalla ditta Vitali&Vitali dicono in 1’ +16, questa volta pare proprio la sentenza definitiva nonostante Ramagli provi ancora a caricare i suoi. Non se ne cava nulla, il divario si dilata oltre a quanto visto nei 40’, il ritorno alle F8 è bagnato da una sconfitta e da un infortunio che terrà col fiato sospeso i tifosi, tanti dei quali presenti a Firenze.

(foto Legabasket)
VIRTUS - BRESCIA: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
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