Matteo Fantinelli è stato ospite di Sport Club.
Queste alcune sue parole che potrete ritrovare integralmente all'interno della puntata.

Per me essere qui è un sogno. La trattativa è stata brevissima, hanno chiamato il mio agente poi mi ha telefonato il coach e l 'accordo è stato trovato subito.
Ho firmato un biennale, mi è stato detto che l 'obiettivo è salire subito, faremo di tutto per riuscirci e sono balle quelle di chi dice che la società non ha interesse a salire.
Sono tifoso Fortitudo da sempre. Ho cominciato da ragazzino con loro poi con il fallimento della gestione Sacrati sono rimasto senza squadra e piuttosto che tornare a Faenza ho scelto di passare in Virtus dove avrei trovato la possibilità di proseguire il mio processo di crescita. In bianconero ho avuto un grande maestro come Sanguettoli, ho vinto uno scudetto under 19 ed ho fatto qualche panchina con la prima squadra ma sapevo che non sarei rimasto in Virtus perché il mio desiderio era quello di tornare dove sono ora.
Ho avuto richieste anche dalla A1. In alcune squadre mi avevano offerto anche il ruolo di play titolare ma non me la sono sentita. Sto bene in A2 e la A1 la farei soltanto con la Fortitudo.
In Virtus non sarei mai andato a fare il secondo play, anche perché io ho bisogno di minuti che la Virtus non può offrirmi e non sono il tipo di giocatore che cercano. Non ho parlato di mercato con la società ma, da quello che ho capito, mi pare che l'idea sia quella di prendere come stranieri una guardia tiratrice ed un lungo anche se noi abbiamo già tre stranieri in organico, e si chiamano Mancinelli, Rosselli e Cinciarini. Non voglio essere un finalizzatore, non chiedo tiri, quello che ho sempre fatto ed amo fare è costruire gioco e mettere i miei compagni nelle condizioni migliori per fare canestro.
Mi ha fatto male quello che è successo a Treviso. Capisco che ero il loro capitano ma i tifosi hanno sempre saputo che il mio cuore batteva per la Fortitudo, non mi sono mai nascosto in questo. Per Treviso ho dato tutto e gli insulti che mi sono arrivati non li ho capiti. So che in Supercoppa verrò fischiato dai miei ex tifosi ma sono preparato e penserò solo a giocare.
Non vedo l'ora di cominciare, questa avventura mi riempie di entusiasmo. Credo che giocare con otto senior sia la cosa migliore, avremo gerarchie definite e - per la stagione regolare dove si gioca una volta ogni sette giorni otto giocatori bastano ed avanzano. Per i playoff potrebbe essere diverso ma per la stagione regolare va bene così anche perché la società potrebbe prendere due under di livello.


2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91