Nulla è cambiato per la Virtus dopo la turbolenta conferenza di Dimitris Giannakoupolos. Il patron del Panathinaikos ha attaccato l'Eurolega, e non è certo una novità, e ha messo in vendità la società, augurandosi che gli acquirenti scelgano la BCL.
Ammesso e non concesso che le intenzioni di vendita siano reale - Giannakopoulos non è nuovo a repentini cambi di idea - e l'affare si concretizzi in tempi brevi, è molto difficile - per non dire impossibile - pensare che il Panathinaikos lasci un accordo decennale con l'Eurolega, oltretutto con una penale da 10 milioni di euro da pagare.
E' sicuramente vero che la BCL sta crescendo, anche economicamente, e al momento è un target appetibile per squadre europee di medio livello, come dimostrano le cinque "migrazioni" da Eurocup verso la competizione FIBA. E' credibile pensare che tra qualche anno la coppa organizzata dalla FIBA raggiunga o superi il livello dell'Eurocup. Ma per convincere i top club di Eurolega - soprattutto dal punto di vista economico - ci vorrà ancora tempo. E tutto fa pensare che chi ha il posto garantito, come il Panathinaikos, farà di tutto per tenerselo. Insomma, tutto fa pensare che Virtus e Partizan, l'altra spettatrice interessata della conferenza di ieri, giocheranno l'anno prossimo in Eurocup, con la speranza di diventare un giorno non lontano parte di quel ristretto gruppo di elite del basket europeo.

(foto Darussafaka - Eurocup)

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