Riccardo Cocciante potrebbe far causa al contrario per uso di una sua canzone, perché questa Fortitudo non sarà bella, ma di anima ne ha. Così, è proprio questa a far uscire fuori l’uno in schedina da una partita complicata, viscosa, con tanti minuti da testa sotto il livello dell’acqua prima di uscirne fuori con le solite armi: difesa, strozzature a metà campo, e classica capacità di trovare eroi nuoi ad ogni azione. Alla fine la vincono Daniel e Raucci, ma solo come punta di un iceberg dove tutti mettono il proprio mattoncino.

Tra un estemporaneo acciacco di Daniel e un canestro su cui pare esserci quell’oggetto di cui erano fatte le anime di Ligabue, Boniciolli ci mette meno di 5’ per denudarne nove, alla ricerca di un cambiamento trend che inizia la gara con Roseto a navigare fino al 16-4. Qualcosa si smuove con due triple di Montano e con la difesa ad infastidire azioni in cui i rosetani sembrano giocare con il walkman (esiste ancora?) nelle orecchie, così fare 15-22 al 10’ tirando 2/11 da 2 non è, esattamente, una brutta pesca.

Arrosticini e tortellini, cantano le tifoserie gemellate facendo smuovere lo stomaco di chi ha saltato la merenda, ma senza il play Marulli Roseto attacca come se si trattasse di cinque soggetti provenienti da cinque continenti diversi e incontratisi per la prima volta sulla palla a due. L’allunaggio però viene ciccato, e malgrado il risveglio di Flowers Roseto sfrutta tutto quel che ha per tornare al decino (32-22 al 15’). Tutto però gira attorno allo stesso Flowers, che dopo sei ferri di fila sboccia dal Roseto (ah, ah) con triple e recuperi. Il sorpasso viene accarezzato e annusato tante volte da rischiare la minaccia per stalking, ma ormai la difesa fa degli avversari quello che vuole, Roseto senza Weaver non ha punti nelle mani, e Montano non può esimersi dal metter freccia. Sono però due liberi di Borra a chiudere la frazione pari, 35, malgrado Bologna non conceda punti su azione in 5’.

Ditino di chi deve aggiornare il tabellone anchilosato, ma proprio quando Sorrentino rianima codeste falangi per il sorpasso ecco che Weaver e Marulli fanno 6-0 dall’arco, rimettendo tutto in modalità da rifare. Diventa una sfida di aree intasate e semplice ricerca del jolly da 3: Marulli ne fa ancora una, Candi replica, si sta in scia tra aumento dell’intensità e calo dell’estetica, ancora Candi, ancora parità a quota 51 al 30’. Altra buona pesca, senza aver messo un cesto da 2 in tutto il quarto.

Si continua a ballare sull’orlo del pari, con Daniel che mette gli atomi a posto e Roseto sempre in bilico tra la giocatona e la morbida persa. Però intanto Bologna ritorna a far qualcosa anche in area, dandosi maggiore continuità dopo le goleade dall’arco, riuscendo con schiacciatona di Daniel a fare +2 entrando nei 200” finali. Si potrebbe provare a chiuderla con il possibile +6 mancato da Flowers, ma a mettere il lucchetto è Raucci, eroe silente, con cesto, e recupero per avviare le ultime battute nel modo migliore.

LA TRAMEC COLLASSA NEL SECONDO TEMPO E PERDE IN CASA CON FORLÌ
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE