E come sempre, in questi casi, si può guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. L’ottimista può dire che la Virtus se l’è giocata a viso aperto e alla pari coi campioni d’Italia, e ha perso solo all’ultimo tiro dopo una partita combattutissima, condotta - anche di tanto - per 37’. Per una neopromossa - con obiettivo dichiarato playoff - questo è già moltissimo. Il presidente Bucci aveva detto che dalla partita con Venezia si aspettava di capire cosa mancava per essere a livello delle primissime, e la risposta è “non molto”.

Non molto, ma ancora qualcosa. Il pessimista infatti potrebbe dire che se vai sopra di 17, e domini nettamente a rimbalzo, la partita in qualche modo la devi portare a casa. Nell’ultimo quarto c’è stato un netto calo fisico, contro una squadra più lunga, e nel finale è mancata la necessaria lucidità. Appena 12 punti segnati nell’ultima frazione (di cui 6 di Stefano Gentile con due triple), un po’ di “braccino” (4/18 al tiro) ed errori pesanti nel finale (di Alessandro Gentile - non al 100% - di Lafayette, di Slaughter, di Aradori): tutti dazi che contro i campioni d’Italia - davvero lunghi e cinici - non puoi permetterti di pagare.
Volendo si può recriminare sul famoso giocatore che ancora manca - e scegliendo di intervenire ora per forza di cose si ha una scelta molto più limitata rispetto all’estate - oppure si può dire (ma è cercare il pelo nell’uovo) che Kenny Lawson, davvero ottimo contro gli atipici lunghi orogranata, avrebbe forse meritato di giocare il finale al posto di (o di fianco a) Slaughter, che ieri ha fatto decisamente fatica.

Comunque la si veda, si è perso una partita in un finale punto a punto, deciso da episodi. Contro i campioni d'Italia, che nel finale hanno alzato notevolmente l'intensità difensiva. Questo può dare alla Virtus la consapevolezza di essere lì, molto vicino alle grandi: questo l’ha detto anche Ramagli. Facendo tesoro delle cose buone viste ieri e lavorando (in palestra e sul mercato) per colmare le lacune e per limitare gli alti e bassi, il potenziale sembra essere davvero di alto livello.

(foto Virtus Pallacanestro)

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