Poteva essere un trappolone (anche se onestamente l’ambiente di Ancona era più adatto a Leopardi, appunto, che non a Marinetti), ma non lo è stato. La Fortitudo che esce vincente dalla domenica prepasquale – prederby, pretuttoquellochevolete – non avrà fatto robe da riempire gli highlights, ma abbastanza per domare Recanati e portare a casa una vittoria importante per svariati motivi. Se non altro, tenere il clima tranquillo prima di venerdì: arrivarci infatti dopo una sconfitta in casa dell’ultima in classifica non avrebbe portato, ecco, a passare i prossimi giorni in maniera tranquillissima. C’è stato l’infortunio di Raucci da valutare in queste ore, ma anche cose positive. Il risveglio di Candi, che forse contro Recanati avrà voluto scaricare tutto l’odio verso quel Giacomo Leopardi studiato fino a poco tempo fa. La solidità mentale di chi ad un certo punto si è trovato sotto nel punteggio, e che nel finale ha comunque dato agli avversari la possibilità di riaprirla senza però temere e tremare.

Poco da segnalare, per il resto: a fine gara Boniciolli ha applaudito un po’ tutti, forse comprendendo anche giocatori che non sono sembrati nella loro migliore veste in assoluto, ma tutto sommato va bene così. E fermiamo il post partita anche noi, perché è normale che, in questo momento, almeno la platea se ne catafotte di tornare su Recanati-Fortitudo. Si entra nella settimana (corta) del derby, e vedremo quel che sarà. Con il coach che dovrà ricordare una cosa, soprattutto, alla sua truppa: che vincere sarà importante per la classifica e per il morale, ma non dovesse andare bene, ci sarà comunque un’alba, il giorno dopo, e ancora tanto campionato da giocare.

Ah, solo per la cronaca. Caserta ieri ha vinto una partita quasi fondamentale per la propria salvezza sul campo, che ora dista sono una vittoria matematica. Cinciarini, l’oggetto del desiderio, ne ha messi 14 nell’ultimo quarto, quello decisivo per battere Torino. Quasi a voler dire “vi salvo, ma liberatemi”?


Shine on you crazy diamond - Stava tirando come Alex Britti (uno su un milione), ma non si è buttato giù: bravo Candi, ma bene anche Mancinelli e le sue graffiate, qualche montanata, e Knox. Che, comunque, non potrà vivere giocando come sa solo 5 minuti a partita.

Another brick in the wall - Legion e Italiano non erano in giornata da tiro e si sono resi utili in altro modo. Ma vabbè, chissenefrega.

(Foto di Fabio Pozzati)

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