C’era un piccolo buco, nella trama del roster bolognese, ovvero la cattiva condizione di Italiano che, unita alla assenza di Amoroso, portava la Fortitudo ad avere problemi nello spot da 4. Accentuato poi dalla brutta gara di Daniel e dall’obbligo per Carraretto e Raucci a difendere altrove, questo è diventato il motivo che ha trainato Bologna all’ennesima sconfitta fuori casa. Partita bella da vedere, con tanti di quei cambiamenti di padrone da perderci la testa, ma con la Fortitudo che alla fine è mancata, tradita sia da chi non poteva fare altro che guardare e scuotere la testa pensando ai suoi dolori di pancia, ma anche da chi, forse, qualcosa di meglio poteva portarlo sul tavolo della causa.

Giornata strana, con dirette concorrenti sconfitte (ma ormai i KO di Verona non sembrano quasi più far notizia), e con in questo momento Treviglio e Ravenna davanti. La prima verrà al Paladozza domenica prossima, mentre con la seconda, almeno, la Fortitudo ha tenuto il vantaggio dello scontro diretto. Che magari non servirà, visto come potrebbe essere probabile un arrivo orgiastico, ma intanto meglio che niente. E curioso come, all’ottavo posto, ora ci siano appaiate tre squadre con un 2-0 o uno 0-2 con le altre: Bologna, appunto, Verona e Trieste. Non dimenticando che dietro c’è Ferrara, altra che in teoria potrebbe aggrappare il treno. Insomma, un bel rebus per una Fortitudo che esce da Ravenna con l’idea di aver sbagliato ancora tanto, troppo in attacco, rendendo Montano troppo solo a cercare di uscire dalla routine (e da qui percentuali orride) e non trovando nel nervoso Daniel approdo come sarebbe dovuto essere. Insomma: errori da parte di chi, proprio, non era il caso li dovesse fare, considerando anche e soprattutto un Flowers che ha gallinareggiato, ma nel senso di Vittorio. Ottimo dietro, nullo o quasi davanti.

Ora Treviglio, in una partita che diventa molto interessante considerando il grande momento dei lombardi, e ricordando come davanti e dietro la Fortitudo ci sia davvero una discreta tonnara. Nella speranza che le cose, almeno come roster, vadano un po’ meglio. Perché qualche cosa potrà anche essere stata sbagliata, nelle scelte, ma è anche vero che, pur senza vittimismi, ogni volta ce n’è una nuova.

Infine, bisognerà sperare che non vi siano provvedimenti superiori alla multa per la sedia (quella del team manager Rizzardi, in quel momento vuota) prelevata da oltre la transenna e lanciata in campo dal settore bolognese, fatto dopo il quale c'è stato un lungo conciliabolo tra gli arbitri e i dirigenti di entrambe le squadre. In caso di squalifica del campo, non ci sarebbe la possibilità di commutarla in multa. A riprova del fatto che il clima è stato piuttosto teso, va riportata anche la bottiglietta d'acqua che - sempre dal settore ospite - ha colpito coach Boniciolli.

Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore - Certi momenti, ma davvero poca roba, in una gara dove la Fortitudo non è mai riuscita a dare continuità alle proprie cose. Sublime a volte, irretita altre, mai una via di mezzo.

Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Daniel si è trovato davanti uno con le braccia più lunghe, e non ha saputo da che parte sbattere la testa. Il resto, di conseguenza.

(foto Zani - Resto del Carlino)

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