Bologna, si sa, è da sempre Basket City. Questo porta inevitabilmente, all'ombra delle Due Torri, il continuo susseguirsi di Derby di ogni tipo: da quelli giovanili a quelli senior, da quelli storici a quelli che qualcuno definirebbe “minors”, che puntualmente animano i week-end (quasi tutti, in effetti) delle palestre e dei palazzetti di città e dintorni.

Tra i diversi derby che il campionato di serie C Gold offre alla prima squadra Pontevecchio targata FOR, uno dei più affascinanti è sicuramente quello che le truppe di Matteo Angori sono chiamati a giocare questo sabato 21 gennaio, contro la BSL San Lazzaro: due società da sempre in prima linea all'interno del panorama cestistico bolognese, coltivando settori giovanili di livello e portando avanti progetti paralleli che partono dall'attività minibasket fino a convogliare nelle rispettive prime squadre.

E se l'amicizia fuori dal campo è presente in belle iniziative come quella di Scuola di Tifo, che vedrà gli Aquilotti di entrambe le società collaborare sul parquet di via della Battaglia subito prima della partita di sabato, in campo le due squadre sono pronte a dare il massimo per strappare un importante referto rosa.

Abbiamo scambiato due parole con uno dei giovani atleti amaranto, il classe 1998 Matteo Galassi, uno che, avendo alle spalle un trascorso giovanile sia in Virtus che in Fortitudo, di derby ne ha sentito parlare.

“I derby Virtus-Fortitudo li ho vissuti ma non giocandoli da protagonista. In settimana abbiamo parlato tra di noi della partita, sappiamo che è vissuta come un derby, e dovremo essere più compatti, dare di più, per portarla a casa. La BSL è, come tutte, una squadra più esperta di noi, e una cosa che ci è mancata nelle ultime partita è restare “sul pezzo” sempre, anche se si subisce un parziale, e restare lì fino alla fine”.

Al rientro da un lungo infortunio, che lo aveva tenuto a sedere tra novembre e dicembre, Matteo ha ricominciato l'attività con l'anno nuovo, agli inizi di gennaio, tornando a disposizione della squadra solo dalle ultime due gare, in cui ha portato il suo mattoncino segnando 11 e 24 punti nelle sconfitte contro Granarolo e Lugo, dimostrando tutta la sua voglia di tornare in campo.

“Fin da bambino non giocare è stato un gran peso: quando ero piccolo e mi capitava di vedere gli altri giocare e io no, mi dava sempre un sacco di fastidio. Ora abbiamo Graziani che è nelle stesse condizioni, siamo stati un po' sfortunati tutto l'anno, e devo dire che non poter giocare e vedere la propria squadra sconfitta, soffrire sul campo, è una cosa che pesa”.

Forse anche per questo, appena tornato, hai subito dato un contributo importate. Senti di doverti prendere particolari responsabilità in questo momento della stagione?

“Più responsibilità non lo so, certo è che qualcuno deve segnare e senza Graziani e Zeneli c'è bisogno di fare canestro. Poi non è semplice, perché giochi sempre contro gente più esperta. Penso che conti solo dare il massimo, tirare i tiri che sono da prendere e mettersi al servizio della squadra: credo che una buona prestazione non dipenda da quanti punti uno faccia, ma da quanto riesca ad aiutare la squadra a risalire, dare la carica. Sono cose che vanno fatte insieme, non bastano i singoli”.

Studente del quinto anno dell'Istituto Agrario Serpieri, “Gala” sa che ha ancora tanto su cui lavorare.

“Nasco principalmente come tiratore, ma anche fare un bell'assist mi piace. Devo migliorare su tutto, non mi sento ancora pronto per essere un professionista. È dura, ma è quello che bisogna fare”.

Tra infortuni e assenze, il momento non è dei più semplici, come vivete la cosa in spogliatoio?

“Sentiamo le assenze, ma siamo molto carichi per il match di sabato. Ne parlavamo in spogliatoio proprio ieri, siamo convinti che arriverà la svolta: forse basterebbe anche una sola vittoria per sbloccarci e andare avanti nel modo migliore. Non dobbiamo arrenderci mai, questo è fondamentale”.

L'appuntamento è sabato 21 gennaio, ore 19.00 alla palestra Pertini, per la 14a giornata del campionato di serie C Gold.

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