Il coach della Virtus Sasha Djordjevic è stato ospite della trasmissione Overtime, su Rai Sport, con Edi Dembinski e Stefano Michelini.

Le sue principali dichiarazioni.

Fino alla fine lotteremo per i playoff, partendo dalla prossima partita.
Abbiamo avuto una settimana atipica, perdendo il focus sulla pallacanestro. Questo ha creato pressione in un ambiente molto voglioso di fare, e non l'abbiamo gestita al meglio.
Abbiamo perso due partite di fila in casa, non ci piace.
I ragazzi lavorano molto bene in palestra, anche oggi ci siamo allenati bene, io guardo le cose positive e andiamo avanti così.


Com'è subentrare? Non è bello, soprattutto per il collega. A me è successo l'anno scorso di essere esonerato da primo in classifica, uno capisce e non capisce, condivide e non condivide. Ma il nostro mondo è così.

Uno dei problemi della mia squadra è che siamo ultimi negli assist, spesso non facciamo l'extra-pass, non c'è voglia di giocare insieme, e c'è voglia di risolvere le partite da soli, cosa che a me non piace.
Lunghi: tutte le mie squadre giocano internamente, hanno un pivot di post basso che sviluppa il gioco, come fa Sassari in questo momento. Ovviamente bisogna anche lavorarci e spiegare, è un processo lungo che a me piace tanto. Oggi i lunghi fanno solo pick n'roll, è il gioco più facile. Ma si è dimenticato il ruolo del pivot, nella nostra Nazionale invece è molto importante. Cose magari un po' vecchie, ma sempre attuali. Questa è la pallacanestro che mi piace, bisogna insegnarla e avere pazienza.


Che coscienza hai della tua carriera? Beh qualcosa ho fatto, ma io vivo il presente e soprattutto il futuro. Quel che è stato è stato, la gente se lo ricorderà, ma ora abbiamo lasciato l'Audi per la 500 di seconda mano, e dobbiamo tornare su.

Il basket è adatto ai serbi, perchè noi serbi siamo un popolo di guerrieri, mai stati quelli che occupavano, ma difendevamo il nostro territorio. Il basket è così. Con la difesa vinci le partite e i titoli, e bisogna cercare sempre il compagno, e fare gruppo.

Sassari in finale di FiBA Europe Cup. Sono molto contento per il Poz, lo stimo molto come persona, si sta facendo valere alla grande. Ha messo il suo sigillo e la sua personalità sulla squadra. Si divertono e stanno bene insieme, e ha alle spalle un'ottima società dietro. Sono un fan del loro gioco interno, con la grandissima fisicità di Cooley e non solo.

(foto Virtus Pallacanestro)

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