Il coach della Virtus Sasha Djordjevic ha presentato in conferenza stapma la partita di domani contro Pistoia.

Si va avanti. Un'altra partita in casa, di campionato. Le partite in campionato sono sempre incerte. Dobbiamo essere preparati, concentrati, per affrontare la partita nella maniera giusta. L'atteggiamento è fondamentale, da lì parte la nostra serietà, ma quest'anno l'abbiamo dimostrata molte molte volte. Durante un girone di Eurocup così intenso capitano queste partite in casa, e si rischia di prenderle sottogamba, spero che siamo consapevoli dell'importanza di questa partita. Vogliamo un'altra vittoria in campionato, perchè l'obiettivo è quello di presentarci vogliosi e pronti per cercare di vincere contro Pistoia.

Ci guardi al primo posto? Meglio su che giù. Si gioca sempre per vincere, per competere, per dimostrare il meglio di noi stessi. Ci tocca continuare senza pensarci troppo.

A livello fisico? Stiamo abbastanza bene. Siamo nella normalità. Ieri ho visto la squadra molto bene in allenamento. Prima della partita di mercoledì Markovic si era mezzo fermato, lo stiamo curando. Gli acciacchi sono normali in questo momento della stagione. Ma vedo una voglia nei corpi dei nostri giocatori, di buon livello.

Andando avanti facciamo il nostro programma, non ci fermiamo alla prossima avversaria, facciamo il nostro processo di preparazione. Facendo una cosa si guarda già alle prossime partite avanti.

Il problema rimbalzi contro il Darussafaka. I giocatori hanno un compito ben preciso, e a volte bisogna avere autodisciplina per svolgerlo, a non a parole ma a fatti. Se non lo fai, capitano queste cose. Loro andavano molto forte a rimbalzo d'attacco, anche con 3-4 giocatori. Sono una squadra molto fisica e ci hanno creato problemi. Dovremo essere bravi a fare rimbalzi di squadra, coivolgendo anche i piccoli, invece di partire prima per cercare facili appoggi.

Per 1'46" Markovic e Teodosic sono stati entrambi in panchina. Io ho 12 giocatori che rispetto tantissimo, è compito mio scegliere e trasmettere loro la mia fiducia. Non era un caso, era una situazione della partita. Capiterà ancora, perchè è giusto che sia così.
L'idea di tutti gli allenatori è di rendere la squadra meno dipendente da singoli giocatori, perchè capita la serata dove un avversario tosto di leva la tua principale qualità, e devi avere rimedi. Questo me l'ha insegato Aito, al Barcellona, quando giocavo. Dopo 5-6 minuti mi levava, io non capivo, e lui mi spiegava perchè.

Io cerco di preparare i giocatori, anche per il loro processo di crescita. Pajola e Cournooh stanno lavorando alla grande. Ed elogio anche Baldi Rossi, che sta lavorando molto, in maniera molto più intensa. Senza nulla togliere agli altri. Meglio ti alleni più giochi, è la vecchia verità. E alcune partite servono come messaggi in questa direzione.
Io sono sempre molto positivo quando parlo dei miei giocatori. Poi non può essere tutto ideale.

Arrivando qui l'anno scorso avevamo la squadra con meno assist del campionato. Era più portata all'uno contro uno meno disposta a cercare l'extra pass. Quest'anno sì. Poi cercando sempre l'assist aumenta anche il numero delle palle perse. Qualche errore è concesso, poi non bisogna esagerare, altrimenti li metto in panchina e se ne riparla dopo 5-6 minuti. E' chiaro che io cerco una perfezione chirurgica, che è difficilissima. Per me la bellezza del basket è anche un bell'assist, una bellezza vera. E anche il pubblico gradisce, quando arriva un bel passaggio si alzano tutti in piedi.

Anche Obradovic si è lamentato del criterio arbitrale. L'espulsione di Markovic non l'ho capita. Ha preso un tecnico per aver guardato male un giocatore che gli ha fatto un fallo intenzionale, poi li hanno separati. E il secondo per aver lanciato la palla, io non l'ho nemmeno visto, me l'ha detto lui. Bisogna capire il concetto globale, l'importanza della partita e del momento per le due società.
Abbiamo finito primi il girone, e abbiamo esordito in trasferta a casa della seconda. Un'osservazione, poi so che il calendario lo fa il computer.
Seconda osservazione: ho detto ai miei ragazzi che le settimane in cui ci sarà il doppio turno di Eurolega la maggior qualità arbitrale andrà lì. Se tu hai una grande quantità di partite, non tutte saranno arbitrate col miglior terzetto possibile. E capita anche agli arbitri di non essere in giornata, come giocatori ed allenatori. Gli arbitri possono non essere sempre in forma, se tu hai una serie di partite importanti tutte geograficamente vicino puoi anche mandare un gruppo di arbitri buoni che le copre tutte, ma se cosi non è? Anche per il mondiale ho fatto le stesse osservazioni alla FIBA: dove li trovate 64 arbitri di altissima qualità? Quando la piattaforma si allarga, la qualità si perde.

Ho visto colpi presi da Teodosic e Markovic, e niente falli fischiati. Per questo ho chiesto di rivedere il criterio arbitrale e mandato i video in Eurocup. Non è la prima volta, e abbiamo ricevuto un'ottimo feedback sia dall'Eurolega che da parte di Seghetti. Lo facciamo per migliorare, per capire i criteri del gioco, per avere sempre lo stesso metro e non trovarsi ad avere interpretazioni diverse da partita a partita. Io ci tengo a dire la mia opinione, soprattutto quando non perdiamo, perchè altrimenti è vista come un alibi. L'ho sempre fatto dopo vittorie.

Quindi se tu avessi perso non avresti detto niente? Non lo so, non mi conosco così bene. Io ci tengo molto al fair play, alla correttezza. Sono dettagli, ma di certo dobbiamo analizzare le conseguenze delle decisioni, delle espulsioni: noi siamo rimasti senza Markovic, e poteva succedere la stessa cosa anche nel primo quarto, per una sciocchezza di cui vorrei rivedere il video

Quale è la situazione tecnica gestita con meno uniformità? L'altroieri mi sono messo a guardare la freccia, e mi sono ricordato che in Eurocup non c'è la freccia ma la contesa. E' per questo che servirebbero regole uguali per tutti, dato che lo sport è lo stesso.

Il video, grazie a Sportpress.



(foto Virtus Pallacanestro)

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