Coach Djordjevic ha parlato alla vigilia del debutto in Supercoppa con Cremona.

“Cominciamo questa nuova stagione, da parte nostra c’è tantissima voglia di fare, di allenarsi, ogni giorno stiamo cercando di ricostruire dallo scorso anno. Ci sono alcuni innesti importanti e poco a poco lavoriamo sulle nostre idee per raggiungere buoni risultati. Fisicamente la squadra sta rispondendo veramente bene, anche Markovic e Weems si sono integrati in maniera buona a livello fisico. Io sono dell’idea che la Supercoppa sia una partenza giusta, poi tutte le squadre non partiranno con le stesse possibilità e le stesse condizioni. Spero che i giocatori sopportino lo sforzo per cominciare poi un campionato molto competitivo e molto bello per come si presenteranno le squadre. Domani prima trasferta a Cremona: le prime gare servono per abituarsi anche alle nuove regole, è così che bisogna fare e si va avanti con tanti messaggi positivi, è il nostro e il mio dovere”

“È una situazione mai vissuta, spesso all’inizio parlavamo delle regole, di quello che bisogna fare. Poi ci siamo abituati e abbiamo iniziato a lavorare sulle nostre cose legate alla pallacanestro. A livello fisico e mentale non tutti hanno vissuto questi mesi nella stessa maniera. All’inizio la problematica era portare tutti allo stesso livello, fisico e mentale: adesso spacco tutto e sono fatti loro. Lo sforzo senza risultati dello scorso anno è stata una prova, adesso bisogna resecare tutto e cercare di riprenderci quello che c’è a disposizione sul tavolo.”

“Rispetto allo scorso anno è cambiato il fatto che l’head coach è presente dal primo giorno, che per loro è un male perché lo scorso anno i ragazzi hanno fatto molto bene. Domani mi aspetto unità, grinta e umiltà: poi vedremo a che punto siamo ma per tutta la società il buon segnale sarà analizzare i sacrifici verso un’unità che vorrei vedere in campo. L’obiettivo è vincere ogni partita: finché sono qua gli obiettivi sono le finali e i titoli. La Supercoppa non sarà una competizioni di partite amichevoli, perché per me le amichevoli non esistono, esistono le partite di preparazione.”

“I nuovi? Hanno lavorato tanto durante l’estate e si è visto, sono arrivati con l’atteggiamento giusto. Però non esaltiamoli troppo, lasciatemi un po’ di carne da mettere sul fuoco.”

“La situazione in America e in NBA? Prima di venire qua ho fatto una riunione con i giocatori chiedendo l’opinione di tutti sulla questione: come persona che guida certi ragazzi sono orgoglioso di aver sentito alcune risposte, anche mature. Ognuno di noi facendo questo lavoro ha un suo pensiero, anche un certo dovere di esprimerlo. Sono molto colpito da quello che sta facendo l’NBA che come organizzazione ha dato una grandissima possibilità ai giocatori e ai proprietari di esprimere la loro opinione in un momento particolare. Nel nostro sport l’NBA ha tanto peso, ci sono stesse globali perciò ogni loro parola ha un certo peso. I giocatori e le squadre NBA penso che debbano andare in campo per portare il messaggio: va bene l’impatto di non giocare per 1-2 giorni, ma poi bisogna continuare a giocare per continuare a portare il giusto messaggio ed essere professionali. Io sono per giocare e mandare messaggi forti, dire quello che si pensa e fare la propria professione sul campo. Purtroppo il razzismo è sempre presente, soprattutto nelle situazioni in cui qualcuno è scontento. Non me l’aspettavo nel 2020, a maggior ragione in un paese come gli Stati Uniti.”

Il video, grazie a Sportpress

https://www.youtube.com/watch?v=2itfS8Xj58w&feature=youtu.be

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