Mauro Di Vincenzo, allenatore della Yoga 1987-88, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

La Fortitudo può eguagliare il record di 14-1 a fine girone di andata? Ci sono tutti i presupposti perché ci riesca. Poi nello sport non si può mai sapere.

Anche senza Mancinelli, sempre alle prese con un problema al ginocchio? Io penso che Mancinelli sia il giocatore più forte di questa Fortitudo. In questi primi mesi di campionato la squadra ha fatto benissimo senza di lui e credo che continuerà su questa strada a prescindere da lui. Tuttavia, visto che Mancio fa parte di questo gruppo, per me sarà opportuno reintegrarlo. Non conosco il suo problema, non l'ho mai visitato. L'importante è che il giocatore, nel caso di un suo eventuale rientro prima o poi, si reinserisca con intelligenza, in punta di piedi, senza rivendicare particolari diritti. Sono sicuro che sarà così.

E' più forte questa Fortitudo o la sua Yoga? Non si possono paragonare due tipi di pallacanestro con regole diverse. La mia era una squadra fortissima per quel tipo di basket, così come è molto forte questa Fortitudo per questa pallacanestro. Noi giocavamo situazioni di mismatch avendo un play alto per quei tempi come Zatti, sfruttavamo la pericolosità al tiro di Masetti, la duttilità di Bucci e l'intelligenza di Albertazzi. E avevamo due americani molto bene assemblati come Garnett, di grande intensità, e Wallace Bryant, caratteriale, molto talentuoso e di stazza (2,13 ndr).

Cosa pensa degli americani di questa Fortitudo? Finalmente ha due stranieri che spostano. Leunen è poco appariscente ma molto bravo. Pini deve la sua crescita anche agli spazi che gli ha creato. Hasbrouck è molto duttile, può fare il play e può tirare. Due anni fa Boniciolli mi fece dirigere un allenamento della sua Fortitudo per approfondire la difesa a zona. Il suo fu un atto di grande stima e modestia. Con due americani all'altezza, quella squadra non avrebbe potuto perdere il campionato.

Questa Fortitudo è la squadra favorita per la promozione? Da quanto si è visto fino a oggi, sì. Poi il campionato è lungo, Treviso e Forlì sono forti, ci sono variabili. Se al primo anno di A2 anziché Flowers si fosse infortunato Moss di Brescia, la Fortitudo sarebbe in Serie A da allora.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI