Emanuele Di Paolantonio, coach della sorprendente Andrea Costa Imola, è stato intervistato da Dario Ronzulli su Tuttosport.
Un estratto delle sue parole.

Dopo una partenza difficile (4 sconfitte in fila) e la fiducia rinnovata Imola ha iniziato a volare. È stato il momento decisivo della stagione, almeno fin qui. Colgo l'occasione per ringraziare ancora il club: è stato un gesto che ha dato serenità a tutto l'ambiente. Avevamo raccolto meno rispetto a quanto seminato e sapevo che avevamo tutte le qualità per voltare pagina.
L'obiettivo resta la salvezza? Oggi la classifica dice che siamo a due punti dal secondo posto e lontani dalle zone che vogliamo evitare ma non possiamo commettere l'errore di pensare troppo avanti. Dobbiamo essere ben consci del fatto che l'obiettivo sia la salvezza e prima lo raggiungiamo meglio è. Il nostro futuro adesso è la partita di domenica a Piacenza.
Fiducia è la parola chiave? Decisamente sì, basta guardare come giochiamo soprattutto in attacco. Vincere aiuta a vincere ma parte tutto dall'avere maggior fiducia nei propri mezzi. Significa anche poter gestire i momenti di difficoltà nella singola partita e poter essere più continui.
La A2 è un campionato formativo per i nostri ragazzi? Secondo me sì. È vero che gli stranieri sono quelli che fanno la differenza, ma in due non si vince. Poi, al di là dei regolamenti, ci sono tanti giovani investiti di un ruolo di peso. Noi per esempio abbiamo Luca Valentini, classe '97, un play su cui facciamo molto affidamento. È un campionato formativo anche perché c'è la possibilità di lavorare in strutture professionistiche con coach a tempo pieno: il mio vice Lorenzo Dalmonte, ad esempio, fa un gran lavoro quotidiano. Per chi inizia la carriera da giocatore è un aspetto niente affatto secondario.

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