Fabio Di Bella - classe 1979 - ha giocato in Virtus dal 2005 al 2008, e ha lasciato il segno nel cuore dei tifosi. Era il capitano della Vidivici che nel 2007 raggiunse la finale scudetto dopo la miglior stagione bianconera dopo il crack madrigaliano. E la sua cessione a Milano a pochi giorni da un derby, nel febbraio 2008, fu qualcosa che non piacque molto all'ambiente.
Dieci anni dopo, la Virtus e il 38enne Di Bella si ritrovano da avversari, nella serie contro Casale Monferrato che inizia domenica al PalaDozza. Di Bella ora viaggia a 5.75 punti e 2.29 assist in 18' di impiego medio, e assieme a lui c'è Brett Blizzard, altro protagonista della Virtus 2006/07.

Luca Aquino sul Corriere di Bologna ha intervistato il playmaker pavese. Ecco un estratto delle sue parole: Sicuramente è una serie che mi dà grandi stimoli. il mio obiettivo, e anche quello di Casale, è di affrontarla con umiltà ma anche con la voglia di vincere contro ogni pronostico. Sono stato capitano della Virtus, ho vissuto tanti bei momenti a Bologna, e l'idea di trovarmela contro in A2, sebbene mi dispiaccia per la retrocessione, mi dà grandi motivazioni.
Sul secondo anno bianconero e la finale scudetto. Ricordo il derby di andata giocato in casa e vinto. Due giorni dopo sono andato sotto i ferri per un'operazione di ernia al disco: soffrivo tantissimo, ma il derby volevo giocarlo e vincerlo a tutti i costi. Ricordo anche l'entusiasmo che si era creato per la finale scudetto, bellissimo.
Sul terzo anno, più complicato. Fu un anno di cambiamenti. Non si è dato seguito a un progetto vincente, con innesti particolari e l'avvicendamento anche in panchina. Con rammarico, ognuno ha preso la propria strada, fa parte del gioco, ma sarò sempre legato al mondo Virtus. Non ho mai negato di tifare per le Vu Nere fin da bambino, e questa è una cosa che ha dato fastidio ai fortitudini quando ero a Caserta, tifoseria con la quale sono gemellati.
Sul Di Bella attuale. Sono sempre lo stesso, col sorriso, l'entusiasmo e la voglia di giocare. Sono passati tanti anni, ho dovuto adeguare il mio gioco al mio fisico, ma la testa è sempre quella e i momenti belli e brutti li ho nel cuore. Bologna sarà sempre un pezzo importante della mia vita.

PER STEFANO GENTILE PRONTO UN CONTRATTO TRIENNALE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91