Ramagli - Una partita condizionata dal nostro inizio molto soffice, non siamo mai riusciti a riaprirla completamente anche se non si è mai chiusa, abbiamo tirato per il -1, ma quell’inizio è stato fondamentale per indirizzare tutto. La Fortitudo l’ha presa in mano con autorità e intensità, noi non ci siamo fatti trovare pronti. Abbiamo tirato tanto da 3, ma spesso sono stati tiri aperti e non li abbiamo messi. Loro hanno meritato, hanno preso la gara, l’hanno condotta e l’hanno chiusa. Per noi non dico sia stata una lezione, ma qualcosa su cui meditare: ora ogni partita sarà tipo questa, e noi non siamo stati pronti. Nell’andare avanti del match ci siamo avvicinati, bravi loro a capitalizzare qualche possesso difficile che ci ha ricacciati indietro. Non abbiamo mai smesso di giocare, ma non siamo mai stati vicini a vincerla. Se si contano i punti come nel pugilato, loro ne hanno messi più di quanti non ne abbiamo messi noi, vittoria Fortitudo cristallina. I tiri di Mancinelli? Non è che lo abbiamo battezzato, lui è un campione e li ha messi. Il problema è stato l’inizio, perché quando devi rimontare poi ogni azione è decisiva: merito a lui che li ha messi, ma dopo essere partiti in quel modo non avevamo margine per nessun tipo di errore, e questo margine te lo puoi conquistare facendo meglio. I tiri li ha messi Mancinelli, forse non sono la sua arma principale, ma è stato bravo a farci male anche in altri modi. Sorpresi dal loro approccio? No, sarebbe stato da presuntuosi pensare che non avrebbero iniziato in quel modo. Sono cose che paghi, noi abbiamo chiuso il primo tempo sotto di 8 ed è stato un affarone, ma poi abbiamo mantenuto una discontinuità che non ci ha permesso di rientrare davvero. E abbiamo concesso piccoli dettagli, rimbalzi offensivi, cose così, non certo perché non ce lo aspettavamo. Abbiamo da risolvere qualche criticità fisica, sarebbe servito allenarla con costanza ma alcune problematiche non ci hanno permesso di farlo: non lo dico come scusante, ma se qualcuno non è a posto deve tornare a posto, per non perdere da questo punto di vista. Lawson? E’ stato condizionato, non nascondo che lui per noi sia un giocatore importante, che ci aiuta a fare tante cose, e lui ha faticato perché è lontano da una condizione ottimale. Ora il derby è finito, non serve portarselo dietro così come non ci siamo portati dietro quello dell’andata: ogni partita però ti deve dare uno spunto, e anche qui qualcosa c’è. Chi andrà su? Se lo sapessi lo dissi, farei la schedina e smetterei di fare l’allenatore… Grande magia, anche se il numero delle presenze è stato diverso rispetto all’andata.

Boniciolli - Una squadra che ha la fortuna di avere questo pubblico ha una spinta in più: io non amo molto la retorica, le corse sotto le curve e il battersi il petto, cose che si possono fare solo dopo aver vinto qualcosa di definitivo, ma oggi tutti noi ringraziamo chi ci ha dato tutto questo entusiasmo, che si è trasmesso alla squadra. Squadra che ha giocato con maturità e che è stata nel suo piano partita. Poi, una cosa che mi toglie un peso enorme: la mia sensazione è che oggi potrebbe, uso il condizionale, essere stata una tappa importante aspettata dalla società e dal pubblico. Per la prima volta, infatti, abbiamo vinto le nostre insicurezze, e le legittime preoccupazioni di ragazzi che non avevano mai visto un ambiente simile: anche oggi liberi sbagliati, e come sempre errori quando eravamo davanti. Ma grazie ad una difesa straordinaria, a partire da Raucci, Campogrande e Montano che hanno aiutato ad affaticare la loro corta rotazione, quando io stavo rivedendo gli spettri di partite buttate via con finali senza senno, questa volta è andata diversamente. Stamattina abbiamo fatto rivedere gli errori dell’andata, ora siamo felici anche se taglieremo Knox che non sa giocare a basket come scrive qualcuno. Spero che da qui in avanti si possa dire che abbiamo superato le nostre paure, siamo a 4 punti dalla capolista e in vantaggio negli scontri diretti con tutti. Abbiamo visto l’Inter che stava rimontando, e poi ha perso con il Crotone: ecco, se noi non siamo primi non è per le sconfitte contro le grandi, e non è come dice qualcuno che noi giochiamo malissimo, perché le cazzate che vengono scritte me le ricordo benissimo. I catastrofisti dell’ultima ora, che pontificavano sul livello delle nostra vittoria in casa dell’ultima in classifica, notino il nostro ruolino nel girone di ritorno. Dobbiamo comunque continuare su questa strada, evitando di buttare via il latte munto, e ora taglieremo Knox che ha fatto un campionato mediocre. Se qualcuno ha sentito le mie ultime conferenze stampa, anche dopo l’orribile gara di Recanati e ricordando che taglieremo Knox, ho sempre detto che da un po’ stiamo difendendo bene, a parte Ferrara che abbiamo perso da coglioni e che ci ha tolto la possibilità di essere ancora più vicini ai primi posti. Ma ci stiamo allenando con durezza, anche se io sono un allenatore inadeguato che dovrebbe essere mandato via. Se i giocatori hanno capito la lezione, possiamo andare bene. Se ora che abbiamo tre giorni liberi qualcuno non si metterà a riposare, faremo bene. Non dobbiamo rilassarci, almeno quelli che rimarranno dato che Knox, domani, se ne andrà. Legion? Al contrario di chi scrive sciocchezze e che va in tv a dire puttanate, da quando è qua ha capito come vanno le cose. Io sarò cacciato dopo un derby vinto come già successo, ma Legion ha capito subito che qui deve fare il suo lavoro. Ha sbagliato due liberi per cui gli avrei spezzato le tibie, ma poi ha difeso bene contro Rosselli. Loro sono stati sfiancati dalla nostra aggressività, hanno giocato la loro partita: la percezione, nel primo tempo, era che avremmo potuto essere avanti di 20, ma poi siamo andati nel loro campo, ovvero quello di recuperare le partite. Il salto di qualità, quindi, lo abbiamo fatto quando dal +10 non gli abbiamo concesso altri palloni sul loro pressing, ma per non calciare il secchio siamo riusciti a tenere botta. Campogrande che giocava in serie C si salva, Knox tagliato.

Candi - E’ stato importante vincere una partita fondamentale per noi, ci siamo riusciti facendo subito quello che volevamo fare. Bravi noi, anche se dopo lo strappo iniziale abbiamo concesso loro di tornare in partita. Però siamo riusciti a chiudere nei momenti decisivi. E ora testa a Udine, e poi ai playoff dove dovremo darci sotto. Emozione che racconterò ai miei figli, roba indescrivibile, unico. Aver la possibilità di giocare mi responsabilizza al massimo, mi spinge a dare il 100% anche se posso non giocare bene. E il pubblico aiuta, almeno dal mio punto di vista: sono un ragazzo fortunato. Le differenze rispetto all’andata? Abbiamo fatto bene anche lì, in trasferta, ma non siamo stati bravi a concretizzare i possessi decisivi, e loro hanno fatto canestri fondamentali. Qui invece l’abbiamo messa subito sul nostro piano e non siamo mai andati sotto: merito nostro.

Michelori - Abbiamo provato a raddrizzarla, ma ci aspettavamo di fare un altro tipo di gara. La partenza è stata un gap che non siamo riusciti a colmare, subendo la loro fisicità, e solo dopo abbiamo difeso in modo migliore. C’è da imparare, e la parte positiva è che pur giocando male siamo rimasti in partita fino alla fine. Ma meritata da loro. Il clima del derby? In tutti questi anni di carriera a volte faccio fatica a trovare stimoli in gare senza vetrina, in un derby è tutta un’altra cosa. E’ una magia che può trasformarsi in paura, come successo a noi all’inizio. Troppe palle perse, tiri sbagliati, poi meglio ma non abbastanza. E’ tutto l’anno che abbiamo qualche acciacco, qualche problema: ora siamo in ripresa, e i playoff saranno un campionato a parte. Volevamo chiudere la regular season nel modo migliore, ci credevamo, ma tutto è stato pregiudicato dall’inizio. Noi un po’ troppo spensierati, loro bravi a difendere il fattore campo, e dobbiamo imparare in fretta. Nei playoff non ci sarà questo clima caldo, ma nessuno regalerà niente e dovremo cercare di vincere fuori casa per accorciare le serie. Quanto valiamo rispetto alle squadre di A1? Difficile dirlo, lì la pallacanestro è più rapida e atletica, non dico tecnica. Ci sono delle volte che facciamo un buon basket, da farmi pensare che potremmo stare a metà classifica, altre volte esageriamo con le perse.

(foto di Fabio Pozzati)

I video della conferenza stampa, realizzati da Laura Tommasini di Sportpress


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