Per una volta, le cifre dicono tutto. Ieri la Virtus ha segnato 106 punti (tirando col 58% da due e il 60% da tre), distribuito 28 assist e chiuso con 133 di valutazione. Cifre che di solito sono difficili da vedere in un’amichevole, figurarsi in una partita dentro/fuori. L’inizio è stato ancora più scoppiettante, con 30 punti segnati nel primo quarto e 9/12 da tre nel primo tempo.
Dopo 22 giorni di stop forzato e tante incognite, la risposta non poteva essere migliore. Recuperati tutti, la Virtus ora in Eurocup ha una rotazione decisamente ampia, e ieri si è vista tutta. Sia Marble che Gaines hanno fatto la loro parte, così come Delia e Hunter, per parlare di quelli che in campionato si dovranno giocare un posto in tribuna. E poi, oltre naturalmente alla partita di Milos Teodosic (prima punti, poi assist, in tutto 21 e 6 in 25’), non si possono citare due italiani: Alessandro Pajola e Pippo Ricci. Entrambi in doppia cifra, entrambi decisivi nel momento chiave della partita, quando il Darussafaka era tornato a -4, a metà terzo quarto. Per entrambi difesa, punti e personalità, e la rubata di Pajola con fallo antisportivo subito è stata la giocata chiave della partita.
Insomma, la Segafredo è tornata tirata a lucido dopo il lunghissimo stop e ieri l’ha fatto vedere subito in una partita senza domani. Quarti conquistati, ora ci sarà Monaco. La squadra di Sasha Obradovic - già affrontata dai bianconeri in regular season - è in forma smagliante, e ha vinto il gruppo G di Top 16 con un record di 4-2, lo stesso della Virtus. A Bologna - il 20 marzo - si giocherà di sicuro a porte chiuse, mentre se nel Principato gli spettatori saranno ammessi o no lo si vedrà più avanti. Per ora si può notare come delle otto qualificate ai quarti tre arrivano dal girone di regular season della Virtus (i bianconeri, più Monaco e Patrasso), e altre tre da quello di Venezia (la Reyer, Partizan e Tofas Bursa).

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