Luca Dalmonte, che domenica sarà a Bologna con la sua Verona, è stato intervistato da Matteo Sorio sul Corriere di Bologna.

Il bilancio di Verona, che ha 9 vittorie in fila? In difesa i numeri attestano un'efficienza di livello. Sulle situazioni varie, dal post-basso al pick & roll, siamo tra il "più che sufficiente" e "più che discreto". Ci penalizzano due voci: i punti concessi in contropiede e la capitalizzazione degli sforzi a rimbalzo.
E in attacco? Siamo troppo sbilanciati sul tiro da tre punti. Serve più produzione da due e in area con contropiede, aggressività degli esterni nell'attaccare il ferro e ricerca del lungo o del post basso. Occhio, dobbiamo migliorare senza però snaturare le caratteristiche dei singoli: il tiro dai 6.75 è un nostro tratto strutturale e i nostri tratti vanno implementati, non ribaltati.

Il big-match di domenica. Sarà il punto esclamativo di ciò che è il nostro mestiere, accettare le sfide e giocarsele. Dopo l'andata avevo sottolineato le nostre palle perse e una fotografia pescata dall'ultimo quarto, cioè noi che andiamo sul +1 e Bologna che risponde subito con una tripla a testa di Rosselli e Leunen. Rispetto ad allora siamo differenti. A mo' di tracce rimangono le palle perse ed essere più aggressivi. Se poi arrivassimo sopra di uno all'inizio dell'ultimo quarto mi farebbe molto piacere: potremmo testare la nostra solidità.

La stagione di Bologna sinora? Non esistono giudizi né opinioni. Una partita persa, contro la Bakery, giocando senza Hasbrouck e tirando col 31% da due. Il resto, solo vinte. Cosa si può dire?
Può essere l'anno del salto diretto per la Effe? Lo raccontano i numeri... Hanno 6 punti su noi, Treviso e Montegranaro. E contro noi, Treviso e Montegranaro stanno già sull'1-0, peraltro in trasferta...

L'unico derby sulla panchina delle Effe, nel 1996, battendo la Virtus? Era un momento particolare. Io vice, l'esonero di Scariolo, la settimana in attesa di Bianchini. Quello resta il derby del momento più solare di Basket City: entrambe in Eurolega, entrambe a giocarsela per lo scudetto.

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