DALMONTE, "E' IL MOMENTO DI DARE QUALCOSA DI SPECIALE, DANDO ANCHE PIU' DEL 100%". HUNT ASSENTE, WITHERS RIENTRA
Le parole di Luca Dalmonte alla vigilia della trasferta di domani a Venezia.
"Siamo consapevoli della forza dell'avversario, ma dobbiamo anche essere consapevoli del nostro momento a tutto tondo: classifica, roster, tutte cose che devono darci motivazioni in più. Domani è una occasione, anche nelle modalità in cui andremo ad affrontare la partita. E, in assenza di giocatori, sarà necessario girare la visione in opportunità. Withers è al rientro, ma è un mese di fatto che non si allena e quindi andrà dosato con criterio non solo domani ma anche nei prossimi giorni per non appesantire un giocatore che ha avuto un problema che gli ha tolto ritmo. Saremo senza Hunt, verrà ricontrollato all'inizio della settimana prossima. Ma tutto questo è cronaca, e saranno opportunità per chi li sostuitirà. Giochiamo contro una squadra che ha anche essa problemi di infortuni, ma che ha roster che negli ultimi anni ha sempre giocato per vincere un titolo e ci è riuscita. Squadra quadrata, che si conosce perfettamente, che sa come distribuire le proprie risorse, e che può cambiare fisionomia nel corso dei quintetti. La nostra dovrà essere una lettura semplice e il più efficace possibile, avremo compiti difensivi e offensivi da perseguire per cercare vantaggi. Le idee dovranno essere molto chiare e contenute per essere efficienti. Sappiamo che loro potranno fare 3-2, sono una delle poche squadre che lo fanno sistematicamente, e noi dovremo essere capaci di leggere le loro difese. Si parte dallo 0-0, confido nelle motivazioni dei singoli e la responsabilizzazione da parte di tutti. Non per i prossimi 40', ma che ci accompagni per tutte le prossime partite. Tutti dobbiamo essere sintonizzati per dare qualcosa di speciale, essere presenti su ogni possesso."
Mercoledì sera hai detto cose non diverse da quelle che aveva detto Sacchetti già in settembre, quasi l'appello al 'chi ci vuole essere lo dica'. "Oggi è necessario fare uno step in più, tutto il resto non conta. Dimentichiamo il passato, cerchiamo di lavorare sul futuro prossimo e cercare qualcosa che magari fino a ieri non abbiamo fatto o che non è stato sufficiente. Si deve ragionare ed essere presenti su quello che succederà, e questo momento dovrà arrivare fino all'ultima di campionato"
Di questo avrai parlato anche con i singoli giocatori. "Certo, il mio pensiero viene sempre condiviso con la squadra e con i singoli. E continuerà ad essere fatto, sperando di poter aprire la porta dell'ascolto ed essere sufficientemente chiaro ed efficace nel trasmettere il messaggio e nell'essere dalla squadra percepito"
Hai visto cambiamenti nell'atteggiamento? "Faccio fatica oggi a poter recriminare sulla presenza negli allenamenti, pur con caratteristiche e abitudini individuali. Siamo sempre di rincorsa, con giocatori nuovi, altri assenti, altri che rientrano. Non sono giustificazioni, ma ormai abbiamo scollinato la metà di aprile, e gli allenamenti sono ormai di un certo tipo, quasi di accoglienza o di riequilibri: per dire, Totè si era allenato a inizio settimana solo da 4, poi ora solo da 5. Vero che può fare il doppio ruolo, ma questo fa capire come spesso in palestra ci possano essere delle situazioni non previste. E comunque l'atteggiamento non è allenabile, lo devi avere dentro."
In questa situazione è difficile per la squadra trovare riferimenti. Ora, ad esempio, Aradori e Baldasso che potevano esserlo sembrano in difficoltà. "Di solito tra i miei principi c'è quello di non parlare dei singoli, e non serve rincorrere nomi e cognomi per fare analisi, e se fosse sono cose da fare in privato e non in pubblico. Abbiamo necessità di avere riferimenti, diluiti su tutto il roster perchè è vero che una squadra deve avere ruoli definiti, ma c'è anche un avversario che cercherà sempre di toglierteli, questi riferimenti, leggendo le tue gerarchie. Per questo ci deve essere la proposta di squadra, alternative, presenza da parte di tutti. Per questo in ognuno deve alzarsi il senso di responsabilità, il mettersi a disposizione per fare cose magari non sempre fatte, o che magari nel corso della carriera non sono state necessarie. Ma non lo chiedo io, lo chiede l'attualità. Noi dobbiamo fare uno step in più quando, nei momenti positivi, cavalchiamo un'onda gradevole: se ci sono due possessi negativi perdiamo il momento e ci arriva addosso un break evitabile se fossimo capace di contenere mentalmente le avversità consecutive. Magari siamo noi a dare il ritmo alla partita, come successo all'inizio e nel terzo quarto di Cremona, ma poi non lo riusciamo a continuare. Dobbiamo evitare di farci condizionare da due errori, e lo dobbiamo fare tutti, perchè ognuno possa essere importante: riuscissimo a fare questo step, non ci sarebbe bisogno di aggrapparsi ad un singolo giocatore"
Vivete in una continua incertezza, anche la classifica potrebbe essere incerta vista la questione Pesaro. "E' per questo che è importante il qui e ora, senza pensare alle partite future o alla classifica. Non dobbiamo farci trascinare dai 'potrebbe', altrimenti sbandiamo. Ora abbiamo una partita, ogni partita è una occasione da affrontare con tanta ambizione e zero presunzione, con la necessità di fare il massimo possibile nelle nostre corde. Vittoria è fare il meglio possibile senza rammarico, dando il massimo: in questo caso, si riesce sempre a portare a casa qualcosa. Non guardiamo alle assenze: io cerco e ho sempre cercato di togliere dal vocabolario parole come 'colpa' e 'problema', ma ho sempre lavorato sulla ricerca di soluzioni ai problemi, soluzioni che siano di tutti senza dover eleggere colpevoli. Perchè non si devono trovare colpevoli, ma soluzioni. A Cantù ci penseremo, oggi abbiamo Venezia."
Oggi quanto quoteresti la salvezza Fortitudo? "Potessi far previsioni e potessi far scommesse andrei a puntare... so che questa squadra ha tutte le capacità di salvarsi, indipendentemente dalla situazione. Serve una unità nel seguire tutto quello che ho detto finora, un uomo è forte quando può decidere il destino con le proprie mani, e noi possiamo farlo."
Domani Totè, dopo grandi gare da 4, tornerà da 5. "Sta tutto dentro il contenitore delle necessità e delle opportunità. Dovrà essere bravo e forte in una situazione dove ha già giocato, dovrà rivedere spazi e competenze sia offensive che difensive. Spero che continui a smentire chi dice che può fare solo il 4, o il 5, perchè dovrà essere efficace in campo al di là del ruolo. Fanculo a scusanti o alibi, non si parli di ruolo o minuti, ma si vada in campo anche solo per 3' stancandosi come se fossero 40. Oggi dobbiamo fare qualcosa di speciale, è necessario, e se non lo comprendiamo non produrremo quel che serve. Fregandosene delle abitudini precedenti, che potrebbero non essere sufficienti. E questo vale per tutti, io per primo. E vale anche per chi è in panchina, che dovrebbe mordere i rotori e far sentire il proprio appoggio alla squadra"
Il video Fortitudo, reso disponibile da Sportpress.
https://youtu.be/l7USlNNU034
(foto Fortitudo Pallacanestro 103 - Valentino Orsini)