Le parole di Luca Dalmonte alla vigilia della trasferta di Rimini.

“E’ una partita molto importante, lontana dall’essere decisiva ma certamente molto importante. Giochiamo contro una squadra che ha pagato dazio nel debutto del campionato con tanti giocatori che avevano conquistato la promozione e che dovevano adeguarsi alla nuova categoria. Sono cresciuti in modo esponenziale, sono allenati molto bene e hanno trovato gerarchie molto solide aggiungendo un giocatore esperto come Landi, portando quindi ulteriore solidità. I numeri dicono che Johnson e Ogbeide sono i protagonisti, ma la squadra li abbraccia nel loro essere le prime opzioni. Ma non pensiamo che siano loro le uniche criticità, dato che Tassinari e Anumba, ad esempio, sono due giocatori che possono spesso andare oltre i propri standard. Sarà importante vivere la partita nel contesto, avere idee chiare su cosa portare dentro al campo, avere la capacità di concedere il minor numero di situazioni facili ad una squadra che potrebbe per questo esaltarsi: evitare contropiedi, rimbalzi d’attacco e tiri da tre punti, gli aspetti che possono creare entusiasmo. Leggo di grandi aspettative, ci sarà tanta emotività, e per questo sarà necessario andare oltre gli errori e non farsi trascinare dalle emozioni. 40 anni fa io entrai a Rimini per iniziare la mia avventura in questo mondo, e come tutte le prime volte c’è un sentimento particolare: sono felice che, dopo anni importanti, importantissimi, ai quali ho avuto la fortuna di partecipare, oggi sia riapparsa con grande serietà e solidità a questo livello”

Sarà un banco di prova per i vostri stranieri? “Le statistiche parlano per Johnson e Ogbeide, ma sarebbe riduttivo parlare di una sfida tra loro e i nostri due americani. Ogni cosa deve essere contestualizzata. Evito di parlare di duelli diretti, questo è uno sport di squadra”

Può essere una prova di maturità per la squadra, dopo la vittoria con Udine. “E’ la partita più importante, con più valore, di quelle che abbiamo nel nostro calendario. Ed è difficile per una serie di motivi, legati al valore dell’avversario”

In settimana hai avuto la percezione che Udine possa essere stata una svolta, o temi ricadute? “Non c’è un ‘timore’ sulla partita, noi siamo sempre proiettati a focalizzare le situazioni da risolvere sapendo che la cosa è reciproca anche per gli avversari. Non penso che ci sia bisogno di svolte, sarebbe molto importante, sia per il valore della partita che per dare continuità a Udine, fare una prova di presenza. Domenica abbiamo avuto percentuali straordinarie figlie di flusso offensivo e attenzione difensiva, e io vorrei che questa stessa presenza fosse presente anche a Rimini. Restiamo radicati al pavimento, cerchiamo di essere presenti, il resto verrà di conseguenza.”

Situazione dell'infermeria? "Regolare. Criticità pregresse stanno andando verso una buona condizione, al di là di qualche acciacco figlio del periodo"

 

Il video grazie a Sport Press

https://youtu.be/QhQcQgxrXyQ

(Foto Mauro Donati)

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