A margine della conferenza stampa di Stefano Sacripanti, parola anche all’AD Alessandro Dalla Salda.

Le ragioni dell’allontamento di Marco Martelli? “Dispiace. Ero stato io a segnalarlo alla società e a portarlo a Bologna pensando che avrebbe potuto fare bene. Poi dopo tanti mesi di lavoro mi sono reso conto che era venuto meno il rapporto di fiducia. Ho provato a spiegare, a trovare una convergenza positiva, ma mi sono reso conto che la fiducia non c’era più e ho deciso che la scelta migliore fosse chiudere le cose: è la seconda volta che mi capita in carriera, ma ritenevo che fosse una scelta da fare, di cui mi prendo la responsabilità”

Sulla figura dell’allenatore? “I giornalisti è giusto che facciano il loro lavoro, ma per quel che mi riguarda la situazione è semplice: il mio dialogo quotidiano con Ronci è quello di concentrazione sulla stagione e su Sacripanti, sapendo che mercoledì c’è una partita che avrà grande importanza su tante aree della società. La fiducia nel coach non è mai venuta meno, ha tutto il nostro appoggio, non è stato mai messo in discussione. La piazza è importante, c’è tanta pressione per migliorare in fretta, la società ci ha aiutato prendendo nuovi giocatori ed è normale che le sconfitte portino a mal di pancia. Ora aspettiamo una reazione, ma l’importante è avere la convinzione di poter fare meglio. Per quel che mi riguarda anche ieri abbiamo avuto altri colloqui per dare alla squadra le migliori condizioni possibili per fare bene e trovare continuità”

C’è stato anche il cambio di capitano, cosa non usuale. “In estate si era valutato di dare la fascia a Qvale per vari motivi. Io avevo già avuto Aradori a Reggio Emilia per ottime stagioni, lo conosco benissimo, ma si era preferito Qvale anche perché il gruppo aveva tanti stranieri. Poi, nei fatti, lui non gioca più, è fuori dalle rotazioni e anche in Coppa sta uscendo di scena. Quindi serviva una persona che fosse protagonista anche sul campo, e che in assenza di Datome è anche capitano della Nazionale. Serviva un capitano protagonista, pur chiarendo che Qvale, dal punto di vista disciplinare, non ha avuto nessun motivo per il depotenziamento. Solo, non giocava”

Pensavi di essere messo meglio, a Marzo? “In campionato sicuramente sì. L’organico c’era, poi abbiamo fatto fatica in qualcosa e non siamo riusciti a migliorare. Stiamo faticando sulla chimica, forse, e non sono convinto che sia un campionato poi così forte: tutti possono essere protagonisti, lo dimostra sia la Coppa Italia che la classifica e noi potevamo avere qualche punto in più. In Europa abbiamo fatto bene e possiamo rendere il cammino ancora più entusiasmante: il girone eliminatorio è stato di alto livello, vincere in trasferta è sempre una impresa al di là del valore assoluto degli avversari e siamo stati discretamente bravi. Questo complica la nostra analisi, perché i giocatori sono gli stessi ma il rendimento diverso: dobbiamo capire dove intervenire per fare di meglio”

Qualche rimpianto? “Non mi sembra il momento per tirare le somme, ora dobbiamo migliorare per trovare più stabilità e meno turbolenza”

Ma Sacripanti potrebbe dipendere dalla situazione di altri giocatori, specie Djordjevic? “Non se ne è parlato. Poi in società ognuno ha le proprie deleghe, ma non vedo trattative e non so come possano essere filtrate. Eventuali smentite ufficiali? Non servono perché la fiducia è dimostrata sui fatti, non ne vedo bisogno: andiamo avanti sperando che in campo arrivino bei risultati, ma non è il momento di fare smentite. Ma io non sono stato di certo partecipe di trattative con altri allenatori, e non me sono state riferite. Non c’è la notizia, se non il voler lavorare e il voler proseguire con Sacripanti almeno fino alla fine della stagione”

Possibili cessioni di giocatori, visto il turnover? “Dipende da eventuali richieste degli atleti che ancora non sono arrivate. Qvale poteva andare a Reggio Emilia ma non si è concretizzato, lui sostanzialmente ha rifiutato, e comunque c’erano tempistiche per i trasferimenti in serie A. Se ci fosse la volontà se ne parlerà, per ora rispettiamo i contratti, ma se ci fosse modo di alleggerire il roster senza danneggiare la squadra sarebbe nell’interesse di tutti”

Punter potrebbe essere danneggiato dall’arrivo di Chalmers? “Domanda da girare all’allenatore. Penso che Chalmers alzerà il nostro livello e gli altri dovranno essere competitivi: è la prova che la società ci tiene, e se poi i giocatori non reggono il turnover diventerà un problema da affrontare. Per ora sta all’allenatore rendere i giocatori capaci di sopportarlo”

E’ una forzatura dire che Le Mans è decisiva per le sorti dell’allenatore? “Lo è, anche se tra vincere e perderla farà tutta la differenza di questo mondo. Lì si capirà se avremo scalato un gradino, perché sarebbe vittoria che ci darebbe visibilità internazionale e potrebbe darci tanto anche in campionato. Essere tra le prime otto nella Champions dopo tanti anni lontani dall’Europa non è male. Alla domanda non c’è una risposta secca, di certo sarebbe uno spartiacque e un eventuale concreto miglioramento”

Nel caso capitasse, potreste pensare ad organizzare la finale? “Le candidature iniziano dal 12 aprile, e per ora si parla di niente. Il Paladozza non sarebbe adatto per capienza e servizi, mentre l’Unipol ha il pattinaggio su ghiaccio già fissato e con biglietti venduti, quindi su Bologna comunque non ci sarebbe modo. Diverso su eventuali altre piazze, ma è presto”

Una eventuale Eurocup il prossimo anno? “Ora siamo focalizzati sul presente e sull’arrivare nelle prime otto”

“Aggiungo che oggi arriveremo a 4000 biglietti per Le Mans, mentre domani Chalmers sarà a Desio e verrà poi tesserato”

Il video, grazie a Sportpress.


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