Da domani - lunedì 18 maggio - gli allenamenti collettivi degli atleti di tutti gli sport saranno nuovamente permessi in Italia, con tutte le cautele del caso e seguendo i protocolli indicati dal Governo.
Questo termine corrisponde esattamente con la data che la Legabasket si era data a fine marzo, come da dichiarazioni del presidente Gandini. Dieci giorni dopo, però, il campionato è stato dichiarato concluso. Col senno di poi, e quindi con la consapevolezza di fare un discorso "facile", si può dire che il basket italiano (e praticamente tutti gli altri sport, calcio a parte) hanno avuto fretta a dichiarare chiusa la stagione? Forse sì.
Di sicuro a suo tempo hanno pesato il clima di forte scoraggiamento e paura che si respirava in quei giorni, la fortissima volontà della federazione e anche considerazioni economiche da parte di alcune società, che - come ha dichiarato Zoran Savic hanno voluto chiudere in fretta per risparmiare un paio di mesi di stipendi.
C'è da dire che la Legabasket è in buona compagnia, dato che moltissimi campionati europei di basket hanno dichiarato conclusa la stagione. Chi invece però ha avuto la pazienza e il coraggio di aspettare, come l'Eurolega e alcuni campionati (Spagna, Germania, Israele, Lega Adriatica) adesso forse ha una chance di ripartire. Di sicuro - anche per chi ripartirà - la questione non sarà semplice, ma la Bundesliga di calcio ha tracciato la via. E di sicuro è molto più facile chiudere tutto che aspettare e provare a ricominciare.
Ora bisogna pensare alla prossima stagione. Anche se, e qui parliamo per l'Italia, di certezze di poter ricominciare a settembre con i palazzi pieni e senza regole di distanziamento al momento non ce ne sono.

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